Schnarf sul podio
di Cortina, senza
acuti Nadia Fanchini

di Angiolino Massolini
Daniela Merighetti, Nadia Fanchini ed Elena Fanchini fanno festa insieme a Johanna SchnarfNadia Fanchini durante il SuperG: non una prova brillante sulle nevi di CortinaA Cortina non è riuscita a sfatare il tabù: mai salita sul podio FOTOLIVE/CalabròNadia Fanchini al traguardo: un SuperG poco soddisfacente per leiElena Fanchini al parterre in occasione dei tre giorni di gara
Daniela Merighetti, Nadia Fanchini ed Elena Fanchini fanno festa insieme a Johanna SchnarfNadia Fanchini durante il SuperG: non una prova brillante sulle nevi di CortinaA Cortina non è riuscita a sfatare il tabù: mai salita sul podio FOTOLIVE/CalabròNadia Fanchini al traguardo: un SuperG poco soddisfacente per leiElena Fanchini al parterre in occasione dei tre giorni di gara
Sci: Cortina azzurra (Fotolive)

CORTINA D’AMPEZZO L’Olympia delle Tofane a Cortina d’Ampezzo ancora una volta non sorride a Nadia Fanchini: nel supergigante di Coppa del Mondo he ha chiuso il trittico nella perla delle Dolomiti, la campionessa bresciana non riesce a sciare come sa e alla fine è solo ventiquattresima. Festeggia invece la sua ventiquattresima vittoria nel circo bianco Lara Gut, svizzera-bresciana che riesce a precedere l’azzurra Johanna Schnarf, Nicole Schmidhofer, Anna Veit Fenninger, Tina Weirather e Lindsey Vonn racchiuse in solo 37/100. Sfortunatissima Wonder Woman che affronta la gara nel momento peggiore: vento e scarsa visibilità la costringono a compiere un autentico miracolo per superare la fase centrale dove è praticamente impossibile vedere oltre il proprio naso. Lara Gut in ogni caso merita il successo che quasi sicuramente in condizioni meteo uguali sarebbe toccato a Lindsey Vonn. Lo merita perché scende con grande determinazione e cattiveria agonistica superiori alla media. E per Bresciasci è una parziale soddisfazione perché la campionessa di Comano è figlia di Gabriella Almici nata a Zone, dove tiene ancora la casa natale a poche decine di metri dalla Parrocchiale. Come dire che nel fine settimana in cui Nadia non riesce ad esprimersi compiutamente c’è di che essere comunque soddisfatti. Anche per la vittoria ottenuta nella prima giornata da Sofia Goggia, cresciuta alla scuola del Rongai Pisogne di Enrico Serioli, dopo aver vestito la casacca di Goggi e Radici.

CHE NADIA FANCHINI potesse recitare una parte da comprimaria lo si poteva anche supporre, perché è tornata alle gare soltanto dai primi di dicembre a Lake Louise, e non può assolutamente avere il ritmo-gara che possono avere le avversarie. È però sulla buona strada e ha sicuramente nelle corde la possibilità di siglare altri exploit di prestigio. Nel SuperG di ieri ha sbagliato moltissimo, forse come mai in carriera. Evidentemente voleva chiudere il trittico cortinese con un buon risultato. È partita a tutta ma ha subito pagato pedaggio: prima si è fatta trovare arretrata su un cambio di pendenza, poi si è messa di traverso ed è andata in rotazione su una porta rossa. E successivamente si è fatta alleggerire perdendo il contatto con la neve. Risultato? Troppi errori che l’hanno costretta ad accusare ben 2.50 di distacco dalla Gut. Nadia torna da Cortina d’Ampezzo con risultati non confacenti alla sua statura internazionale, ma con alcuni spezzoni di gara buoni: nelle discese tra il secondo e terzo intertempo ha sciorinato alcuni passaggi da manuale. L’Ital-jet archivia questa gara con soddisfazione per via del secondo posto ottenuto da Johanna Schnarf che in carriera era stata d’argento il 6 marzo 2008 a Crans Montana dove Nadia Fanchini ha ottenuto uno dei suoi tredici podi. Marta Bassino, ventesima, è l’altra azzurra ad aver concluso la gara. Out Sofia Goggia, mentre è rimasta in albergo perché febbricitante Federica Brignone. Fuori anche tutte le altre azzurre.

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