Sandro Tonali avrebbe scommesso anche sul Brescia

Il nuovo dettaglio sul centrocampista del Newcastle che ha confessato di aver giocato sul Milan, quando faceva parte del club rossonero, emerge da La Gazzetta dello Sport
Alessandro Natali
Alessandro Natali
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Dopo Fagioli, anche il "bresciano" Sandro Tonali ha ammesso di aver scommesso. E di aver puntato somme di denaro «sul calcio e sul Milan». La confessione è arrivata nel corso di due deposizioni fotocopia rese prima agli 007 della procura della Figc e poi, ieri, al pm Manuela Pedrotta e agli investigatori della squadra mobile di Torino, che lo hanno interrogato a Palazzo di giustizia nella veste di indagato. Tonali, stando a quanto riporta ad esempio la Gazzetta dello Sport, non avrebbe però scommesso su partite in cui sarebbe dovuto scendere in campo, circostanza che escluderebbe l'illecito sportivo. Ma Tonali non avrebbe scommesso soltanto sul Milan. Ai tempi in cui militava nel Brescia, sempre secondo La Gazzetta dello Sport, avrebbe scommesso anche sulla squadra biancazzurra e, anche in quel caso, si sarebbe trattato di puntate «a vincere», il che escluderebbe l'illecito sportivo. 

Il sostegno del Newcastle

«Ha fornito piena collaborazione alle autorità inquirenti chiarendo in modo esauriente la sua posizione», confermano gli avvocati difensori, Marco Feno e Maurizio Scaccabarozzi. L'ex rossonero ha incassato anche il «pieno sostegno» del Newcastle, la squadra in cui milita, mentre da ambienti vicino al Milan si sottolinea che la società non è a conoscenza dei fatti e ha appreso le parole del centrocampista dagli organi di stampa. Ma se la giustizia sportiva intende chiudere rapidamente la partita con i giocatori coinvolti, come dimostra il patteggiamento di Fagioli a 7 mesi di stop più 5 di iniziative di formazione per uscire dal tunnel della ludopatia, sul versante penale l'indagine è in pieno svolgimento e si affaccia su nuovi scenari.

I nuovi nomi

Fagioli, nel lungo interrogatorio davanti agli 007 della Figc, ha messo a verbale di avere scommesso «anche su Torino-Milan» perché le puntate sul calcio gli servivano per recuperare qualche somma da restituire ai creditori, ma «mai sulla Juventus». «Nel periodo successivo a settembre 2022 giocavo in modo compulsivo davanti alla tv su qualsiasi evento sportivo che stessi vedendo, calcio compreso» ha aggiunto il bianconero che avrebbe così bruciato ben 3 milioni di euro e per questo avrebbe subito minacce: «mi dicevano paga o ti spezziamo le gambe». Così si sarebbe rivolto ad alcuni amici: il compagno Gatti, che gli avrebbe dato 40mila euro, ma anche Dragusin. E proprio Federico Gatti è uno dei tre nuovi nomi che Fabrizio Corona ha svelato a Striscia la Notizia nell'ambito della sua inchiesta parallela. Gli altri due sarebbero il romanista Stephan El Shaarawy e il laziale Nicolò Casale. L'unico che figura nelle carte delle indagini è però Gatti, che non è indagato, proprio per quanto raccontato da Fagioli.

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