Daniele Sorio ha ritrovato il podio dopo dieci lunghi mesi di attesa: il portacolori del Centro Sportivo esercito in due giorni ha concluso secondo e terzo lo slalom gigante Fis di Pozza di Fassa, tornando a respirare l’aria dell’alta classifica. Era dal 22 marzo 2021 quando si classificò terzo nel campionato italiano di gigante a Livigno che non riusciva a centrare la zona medaglia. Ma con la caparbietà che lo contraddistingue si è allenato con grande impegno e alla fine è riuscito a dimostrare ancora una volta il suo valore nella specialità che gli è congeniale: tra le porte larghe ha sempre ottenuto ottimi risultati con la convocazione in Nazionale. In questo scrocio di stagione il figlio dell’ex azzurra Nicoletta Merighetti e di papà Silvano, autentici virtuosi dello speciale, oltre ai due podi conquistati in Trentino è stato quinto e ottavo il 13 e 14 gennaio nei due giganti Fis a Kronplatz in Alto Adige, dopo aver chiuso 26° a Solda il 13 novembre 2021. Unica nota stonata di questo periodo l’inforcata nella terza gara ijn gigante a Pozza di Fassa: una sfortunata prova che saprà metabolizzare alla grande per risalire al corrente e abbassare il punteggio Fis. Dany, nonostante i frequenti stop per problemi fisici, è stato capace in carriera di entusiasmare familiari, amici e tecnici, ripartendo sempre con grinta. Nel suo palmares figurano dieci gettoni in Coppa del Mondo, cinquanta in Coppa Europa; due titoli italiani di gigante nel 2011 e 2012 a Limone Piemonte e Alpe Cermis; un argento a Pila-Gressan 2015; un bronzo a Livigno 2021 e un altro terzo posto nello slalom speciale nel 2011 a Limone Piemonte. Un passato di rilievo e un futuro tutto da scrivere: «Non sono più tanto giovane ma ho ancora tanta voglia di lottare - dice il triumplino di Tavernole sul Mella -. È da quando ho iniziato a sciare che ho un atteggiamento aggressivo e l’avrò anche in futuro, non voglio precludermi nulla. Il sogno? Non voglio svelarlo per non apparire troppo ottimista, ma sicuramente sento di poter dare ancora qualcosa allo sci alpino e quindi continuo ad impegnarmi come se fossi all’inizio della carriera», conclude lo sciatore bresciano. E chissà che anche per Sorio la ruota della fortuna non inizi a girare in suo favore. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA