Sara Ferrari, portiere del Cortefranca, ha scoperto il suo ruolo poco a poco: «All’inizio non mi piaceva. Ho iniziato a giocare a calcio da piccola, nell’Uso Nuvolento, dove facevo il terzino. Sono finita in porta più avanti, nella mia prima squadra femminile: il Paitone». Qui il portiere titolare è spesso assente, così l’allenatore, Nicola Chiesa, chiede l’aiuto di Sara. «Una delle cose più importanti è stata la sua fiducia: ho capito che non ero lì a coprire un buco, ma che mi voleva in quel ruolo, mi ci vedeva portata. Ed è stato così: ho visto che mi riusciva bene e ho deciso di continuare. Aver fatto il terzino mi ha aiutato molto: mi sono subito adattata a giocare coi piedi, un’abilità sempre più richiesta ai portieri moderni». Dopo il Paitone Sara gioca nel Chiari. «Fu un anno travagliato, costellato di infortuni. Ma due anni fa è arrivato il riscatto: sono passata al Cortefranca insieme a gran parte delle mie compagne e abbiamo vinto il campionato, venendo promosse in C. Quest’anno la squadra è forte: esserne il portiere è una grande responsabilità. L’obiettivo è migliorare con il gruppo». Il sogno? «Un altro derby col Brescia».•. A.Cas.