Valsabbina, tegola doppia: partono Speech e Veltman

L’americana Symone Speech, 22 anni: ha preferito tornare in patria lasciando la Valsabbina Millenium
L’americana Symone Speech, 22 anni: ha preferito tornare in patria lasciando la Valsabbina Millenium
L’americana Symone Speech, 22 anni: ha preferito tornare in patria lasciando la Valsabbina Millenium
L’americana Symone Speech, 22 anni: ha preferito tornare in patria lasciando la Valsabbina Millenium

Biancamaria Messineo Anche la Banca Valsabbina subisce gli effetti di questa emergenza. Le due centrali Kelsey Veltman e Symon Speech ieri hanno fatto i bagagli e sono partite per tornare a casa. Il volo per Toronto (non tutte le compagnie canadesi hanno cancellato le rotte provenienti dall’Europa) le sta ora portando Oltreoceano: una volta atterrate, Speech andrà a Chicago, Veltman a Brampton (in Ontario). Una decisione, quella delle due giocatrici, che si unisce a quelle di molte altre pallavoliste straniere della A1 femminile, che stanno letteralmente scappando dall’Italia. L’ELENCO è già lungo: la ex Washington ha lasciato Busto Arsizio insieme a Karsta Lowe; Stephanie Enright, Amber Rolfzen e Jordyn Poulter sono andate via da Chieri; Micha Hancock e Megan Courtney hanno lasciato Novara. E ancora: Kathryn Plummer (Monza), Daniel Cuttino (Casalmaggiore), August Raskie (Perugia) e Madison Rigon (Cuneo). Una vera e propria fuga di massa che, se non è proprio la stessa di quella vista la scorsa settimana nella stazione di Milano quando migliaia di cittadini si sono riversati sui binari per tornare alle loro residenze al sud, fa emergere una certa insensatezza. Viaggiare significa aumentare le probabilità che il virus si diffonda, senza contare che una volta tornate in Canada e in America, le giocatrici dovranno affrontare 14 giorni di quarantena in un Paese con una sanità non accessibile a tutti. «Dispiace che abbiano preso questa decisione - commenta il direttore generale della Millenium Emanuele Catania -, ma se loro se ne volevano andare, noi non potevamo trattenerle. Certo, avevano un contratto, per questo non abbiamo avallato nessuna partenza, ma ne abbiamo semplicemente preso atto senza opporci». LA PAURA principale delle ragazze potrebbe riguardare una delle mosse del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che avrebbe minacciato di chiudere i confini americani per 3 mesi. I problemi per la Valsabbina a questo punto si moltiplicano, perché all’incertezza sul futuro si aggiunge anche quella sulla rosa, che dovrà fare a meno di 2 giocatrici titolari, perdipiù nello stesso ruolo. Cosa succederà se dopo il 3 aprile la Lega decidesse di riprendere il campionato? Veltman e Speech tornerebbero? «Dobbiamo parlarne con i procuratori - risponde Catania -, a oggi non sappiamo se loro sarebbero dell’idea di tornare, ma senza 2 giocatrici di simile valore diventerebbe complicato proseguire il campionato, ma in caso dovremmo arrangiarci». E sul futuro della A1 femminile: «Molti dicono che il campionato finirà qua, ma non è ancora detta - conclude Catania -. Finché non ne sapremo di più, noi continueremo ad allenarci». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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