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«Un dramma annunciato non certo un incidente E i bambini erano scossi»

L'avvocato Pier Luigi Milani tutela la ex moglie di Iacovone, Erica Patti
L'avvocato Pier Luigi Milani tutela la ex moglie di Iacovone, Erica Patti
L'avvocato Pier Luigi Milani tutela la ex moglie di Iacovone, Erica Patti
L'avvocato Pier Luigi Milani tutela la ex moglie di Iacovone, Erica Patti

Pier Luigi Milani, avvocato di Erica Patti, non lascia niente al caso quando afferma che quella di ieri mattina era una «tragedia annunciata e non certo un incidente». «Curo gli interessi di Erica Patti da circa un anno - dice l'avvocato -, ma lei stessa mi aveva informato che anche in precedenza il marito la minacciava reiteratamente: ci sono un gran numero di denunce per stalking, le minacce si ripetevano in modo sistematico, tanto che nel videocitofono della casa di via Sacadur era stata installata una microcamera che ha documentato alcuni fatti. I due figli erano scossi ed il più grande, terrorizzato, aveva espresso la volontà di non tornare più con il padre per 15 giorni». Insomma, l'avvocato parla apertamente di una situazione gravemente compromessa e di terrorismo non solo psicologico da parte di Pasquale Iacovone nei confronti della moglie, tanto che per le denunce di stalking era già stata fissata un'udienza per il prossimo ottobre. «C'ERA POI un “argomento” sul quale Iacovone puntava in particolare: spesso portava una pistola nella cintola, in verità una scacciacani, e non disdegnava di impugnare un coltello da cucina», dice ancora l'avvocato Milani, aggiungendo che «al di là dell'assistenza di uno psicologo, si doveva avviare un percorso terapeutico, successivo alla modifica del metodo di separazione dei due coniugi. Pasquale Iacovone, che aveva una buona occupazione, ben retribuita, si era licenziato ed aveva trovato un lavoro con stipendio inferiore e così intendeva autoridursi il contributo da destinare per il mantenimento dei figli». La verità su quello che è accaduto nell'appartamento di Ono San Pietro la potranno accertare solo gli inquirenti. Quello che è certo è che sotto c'è una storia agghiacciante, fatta di continue minacce. Raccolte in oltre dieci querele, presentate da Enrica Patti dal 2010 ad oggi. In una di queste, del 2 luglio 2012 - come spiega l'avvocato Pier Luigi Milani - «lui disse: "ammazzo te e tua madre. L'unico modo per farti del male è che mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo"». PARLARE DI STALKING nei confronti di Enrica Patti, da parte dell'ex marito Pasquale Iacovone non rende l'idea. «Era uno stillicidio - racconta l'avvocato - . Lui era ossessionato dall'idea di fargliela pagare, non accettava di essere stato lasciato. La insultava anche davanti ai bambini. E anche in pubblico diceva frasi del tipo "ti spacco la testa"». Una volta, poi, «aveva mostrato un grosso coltello da cucina al figlio più grande, dicendo che l'avrebbe usato per uccidere la mamma. Così poi avrebbe avuto la mamma al cimitero e il papà in prigione». È chiaro che questo non poteva non condizionare il comportamento dei piccoli, che a scuola, sempre secondo quanto racconta l'avvocato Milani, «erano irascibili, irrequieti». Tanto che «i servizi sociali - spiega - avevano avviato un provvedimento per revocare a Pasquale la patria potestà, anche contro il parere della ex moglie, che temeva un ulteriore inasprimento dei rapporti». L.RAN. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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