cronaca

Un arsenale di trecento bombe carta nella casa dove vive con otto figli

di Giulio Cisamolo
A Castel Goffredo i carabinieri arrestano un sessantenne con precedenti specifici
(Archivio)
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Trecento bombe carta e ventinove fuochi illegali. Maxisequestro a Castel Goffredo. I carabinieri arrestano un sessantenne: teneva il materiale esplosivo nell’abitazione dove abita con gli otto figli

Il capodanno non è ancora esattamente dietro l’angolo ma il commercio dei fuochi illegali è già nel vivo della stagione. E con questo si intensificano i controlli delle forze dell’ordine. Una soffiata è costata cara ad un sessantenne di Castel Goffredo: i carabinieri lo hanno arrestato dopo avere trovato nella sua abitazione trecentoquattro bombe carta e ventinove fuochi pirotecnici. Una santabarbara. Materiale artigianale e ovviamente illegale, per questo ad alto rischio di esplosione accidentale, tenuto nella casa dove vive con otto figli.

L’operazione dei carabinieri

I carabinieri della compagnia di Castiglione delle Stiviere e della stazione di Castel Goffredo sono intervenuti dopo avere ricevuto una segnalazione e avere proceduto con le prime indagini del caso. Ottenuti sufficienti riscontri è scattato il blitz operativo terminato con il sequestro ed un fermo.
Il sessantenne era già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Padre di otto figli, è risultato titolare di un reddito legittimo di duecento euro al mese ottenuto con lavori saltuari. 
Di fronte il giudice per le indagini preliminari si è visto convalidare l’arresto con la misura dei domiciliari.

Le bombe carta: cosa sono

Una bomba carta è un ordigno rudimentale a base di polvere da sparo, flash oppure nera. Solitamente è costituita da un cilindro di carta, dal quale prende il nome. Può essere realizzata anche con tubi in pvc, caratteristica che massimizza ulteriormente l’effetto esplodente.

Le più piccole contengono poche decine di grammi di sostanza esplosiva, ma le più grandi arrivano sino ai 300 grammi. Viene innescata tramite una miccia: elemento che conferisce, con l’artigianalità dell’intera produzione, ancora più rischi di esplosioni accidentali o imprevedibili.  

Botti illegali, cosa si rischia in caso di condanna

La giurisprudenza in merito è molto articolata. Per sommi capi:

  • Chiunque, senza la licenza dell’autorità o senza le prescritte cautele, fabbrica, tiene in deposito, vende o trasporta materie esplodenti, è punito con l’arresto fino a diciotto mesi e con l’ammenda fino a 247 euro.
  • Chi omette di denunciare all’autorità che egli detiene materie esplodenti di qualsiasi specie,  pericolose per la loro qualità o quantità, è punito con l’arresto fino a dodici mesi o con l’ammenda fino a 371 euro.
  • La vendita di fuochi d’artificio e petardi illegali prevede in caso di condanna l’arresto da tre mesi a un anno per la vendita illegittima di fuochi d’artificio di scarsa pericolosità, fino alla reclusione da sei mesi a tre anni e alla multa da 30.000 a 300.000 euro per le vendita illegale di articoli pirotecnici di particolare pericolosità.

Quanto vale il commercio di fuochi illegali

Sono circa settecento le aziende legittimamente operanti nel settore dei fuochi in Italia. Il loro fatturato rasenta i cento milioni di euro. Secondo tuttavia una stima del dossier Legalità e fuochi pirotecnici di Fare Ambiente, movimento ecologista europeo, questo rappresenterebbe soltanto il 50% delle richieste del mercato: la parte restante sarebbe coperta dai botti illegali.

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