IL CASO

Covid, Marco Goldin ferma le grandi mostre: «Perdite colossali, pochi ristori dal Ministero»

«Linea d'ombra, almeno per ora, non farà più mostre causa perdite colossali causate dalle lunghe chiusure per il Covid». Lo annuncia, in un'intervista sui quotidiani veneti Gedi, Marco Goldin, il curatore di numerose grandi esposizioni di successo. L'interruzione delle attività espositive partirà dopo l'ultima mostra, svoltasi in primavera a Padova e dedicata «Dai romantici a Segantini». Goldin è stato protagonista anche della stagione delle Grandi Mostre a Brescia dal 2003 al 2009, quando il sindaco era Paolo Corsini, inanellando una serie di eventi di enorme successo: solo per citarne uno la mostra del 2005  «Monet la Senna le ninfee»si chiuse con oltre 440 mila visitatori. Più volte si è parlato di un suo ritorno, che non si è mai concretizzato

«Contrariamente alle altre mostre del settore - aggiunge Goldin - ristorate con cifre multimilionarie per il semplice calo del fatturato, Linea d'ombra ha ottenuto, peraltro dopo aver aperto un contenzioso in merito con il Ministero, un ristoro infinitamente più basso, e tra l'altro non a fronte del calo del fatturato ma di una reale perdita, certificata. Questo perché nell'anno preso a riferimento (il 2019 ndr) Linea d'Ombra aveva per dodici mesi sospeso l'attività espositiva per dedicarsi alla preparazione delle mostre 2019-2022».

Lo storico dell'arte proseguirà comunque altre attività editoriali e di studio, tra cui un romanzo dedicato a Van Gogh e altri progetti. 

 

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