IL CONTEST

Al «Perry’s Bar» di Ospitaletto amore e passione per vivere un grande sogno

di Cinzia Reboni
Una coppia affiatata alla guida, tanti clienti affezionati che portano i tagliandi. «Grazie a tutti, non ci fermiamo»
Insieme Alberto Perani ed Eleonora Della Corte al bancone del bar di Ospitaletto
Insieme Alberto Perani ed Eleonora Della Corte al bancone del bar di Ospitaletto
Insieme Alberto Perani ed Eleonora Della Corte al bancone del bar di Ospitaletto
Insieme Alberto Perani ed Eleonora Della Corte al bancone del bar di Ospitaletto

Al momento sono ai piedi del podio, ma i titolari sono certi di poter ambire a una medaglia. A Ospitaletto la corsa per aggiudicarsi la corona di «Bar dell'anno» di Bresciaoggi è diventata una sfida collettiva.

Il Perry's bar fa affidamento su un plotone di clienti di lungo corso che fanno incetta di tagliandi, contribuendo a tirare la volata verso il traguardo finale. «Giovedì scorso un frequentatore del nostro locale ci ha portato cento coupon da 100 punti - racconta Alberto Perani, che con la moglie Eleonora Della Corte è dietro il banco dai primi anni Ottanta -. L'input a partecipare al contest di Bresciaoggi è venuto proprio da un nostro cliente, Massimo. Ma c'è un altro abituale avventore, Gianni, che ci porta ogni giorno 15 tagliandi. In questi giorni è in vacanza, ma ha lasciato l'incarico ad un amico, per non perdere troppi punti...».

Alberto ed Eleonora condividono la vita e il mestiere da oltre 40 anni: «Abbiamo aperto il bar nel 1982 - racconta Alberto -. Quella prima “avventura” è durata fino al 1994, poi ho avuto modo di fare altre esperienze lavorative. Ma il richiamo alle origini è stato troppo forte, e nel 2012 siamo tornati qui».

La svolta

Nei primi anni Ottanta «qui si giocava a carte e a biliardino: era la classica osteria di paese – ricordano i titolari del locale di via Monsignor Rizzi -. Poi la svolta: la Motta, che stava lanciando il celebre “Tartufone”, aveva sorteggiato tra i locali un soggiorno a Parigi, e il destino ha fatto sì che tra i vincitori ci fossimo anche noi. Quel viaggio ci ha permesso di vivere un'esperienza che ci ha aperto gli orizzonti. Siamo venuti a contatto con realtà d'avanguardia e, una volta tornati, abbiamo rivoluzionato tutto».

Un corso per barman «ed è cominciata l'epoca d'oro dei cocktail. Abbiamo cavalcato l'onda di un'epoca in cui i bar erano l'epicentro della vita sociale. Negli anni '80 – ricorda Alberto -– tutti i caffè di Ospitaletto restavano aperti fino all'una di notte. Adesso non è più così: la socialità non si cerca più nei bar, ma sul cellulare...».

Il Covid in qualche modo ha cambiato il mondo dei locali, «ma la nostra passione per questo mestiere non ci fa perdere d'animo - sottolinea Eleonora -. Anzi, stiamo cercando di allungare l’orario di apertura serale per captare anche la clientela più giovane». Alberto ed Eleonora cercano di conciliare al meglio lavoro e vita privata. Negli anni la famiglia è cresciuta: due figli – Annalisa, architetto, e Alessandro, fisioterapista – e due nipoti. «I due ragazzi hanno preso strade diverse, ma ci sono sempre stati vicini – sottolinea Eleonora -. Nel 2017 mio marito è stato ricoverato due mesi in ospedale, ma loro hanno fatto tutto il possibile per aiutarci. Non abbiamo mai tenuto chiuso il bar, perchè per Alberto questo posto è la sua vita, e non avrebbe sopportato l'idea che senza di lui si sarebbe fermato tutto».

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