Una casa di campagna?
L’edificio si trova all’interno di un contesto residenziale privato, ubicato nella bassa bresciana, e intende reinterpretare in chiave moderna l’archetipo della casa di campagna o della villa rurale.
Il nuovo corpo di fabbrica lungo e compatto si snoda sul lato ovest della proprietà, formando con l’abitazione esistente una corte privata interna.
La casa appartiene a una coppia che ci vive con due figli adolescenti. In questa campagna che da sempre li ha attratti, i proprietari volevano una dépendance che si affacciasse alla piscina, ma anche un’architettura contemporanea. Una costruzione quanto di meno opulenta possibile, moderna, ma come fosse lì da sempre, seppur per molti aspetti distante dalla tradizione.
L’edificio si propone dunque di dialogare con l’ambiguità tra l’esserci e il non esserci, in un contatto totale con l’esterno, la vegetazione, l’erba e le graminacee che arrivano a toccare la casa.
Il progetto è ispirato alle cascine bresciane e al loro sviluppo tipologico, con gli annessi in lamiera e legno. Un tempo, pochissimi elementi “facevano” l’abitazione, la cucina ne era il fulcro: nel bianco generale prevalente, si trovavano un camino, un tavolo e un piano con appoggiati i primi fornelli a gas.
È così che la nuova abitazione risulta semplice e schietta: l’essenzialità vera (non quella del minimalismo) che diventa sorpresa.
La membrana di corten che riveste una porzione della casa delimita uno spazio ibrido, un giardino d’inverno, ma soprattutto un living aggiuntivo che di sera diventa un’enorme lampada, mentre il lato sud rivestito con tavolame in larice accoglie la parte più intima dell’abitare.
Gli interni non seguono le tendenze, non ci sono pezzi riconoscibili di design e nemmeno materiali preziosi e pretenziosi: il lusso sta invece nella modalità di fruizione degli spazi, nel tipo di vita che il progetto e il sito invitano a fare.
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