IL PNRR

Brescia è protagonista con l’Internet of Things

di Adriano Baffelli
La Provincia rilancia con il progetto Smart City: l'obiettivo è creare un'infrastruttura digitale che offra servizi a supporto del territorio
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione importanti risorse per l'Internet delle coseIl presidente Samuele Alghisi
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione importanti risorse per l'Internet delle coseIl presidente Samuele Alghisi
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione importanti risorse per l'Internet delle coseIl presidente Samuele Alghisi
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione importanti risorse per l'Internet delle coseIl presidente Samuele Alghisi

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina, tra le sue molte voci, anche considerevoli risorse alla crescita dell'Internet of Things. Si tratta esattamente di 29,78 miliardi di euro. Di questi, 14 miliardi di euro sono stanziati per ambiti che riguardano la Smart Factory, 4 miliardi per l’Assisted Living, in particolare per quanto concerne la telemedicina. Il tema interessa naturalmente da vicino anche il territorio bresciano: ad esempio la Provincia ha varato il progetto Smart City, che ha per finalità la creazione di un’infrastruttura digitale per fornire successivi servizi smart, di supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio provinciale, incentivando l’imprenditorialità, coinvolgendo attivamente i cittadini e garantendo i servizi digitali a tutti i fruitori finali. Il Broletto svolgerà il ruolo di supervisore del contratto che prevederà la creazione dell’infrastruttura digitale e la gestione per sette anni dei servizi che potranno, un poco per volta, essere attivati a seconda delle specifiche esigenze avanzate dalle singole Amministrazioni comunali. L’infrastruttura IoT creata verrà estesa su tutto il territorio, al fine di permetterne un uso proficuo da parte di ogni realtà urbana e rurale. Inoltre, il contratto prevede la copertura wi-fi nel centro abitato e la possibilità di collegare le telecamere di videosorveglianza al centro servizi. Al progetto, indicando la Provincia quale ente capofila e coordinatore, hanno aderito per ora una trentina di Comuni. L’ente presieduto da Samuele Alghisi ricorda che l'Internet of Things rappresenta una vera e propria rivoluzione, con significative ricadute, ad esempio in tema di sensibilità ambientale diffusa e gestione efficiente delle risorse. «L’IoT fornisce concrete soluzioni - sostiene il Centro Innovazione e Tecnologie della Provincia di Brescia - non solo per le pubbliche amministrazioni e le industrie, ma anche per il singolo cittadino. Lo stesso aiuta la trasformazione del contesto competitivo delle imprese, generando l'opportunità di digitalizzare i processi di business, ottimizzare i costi di gestione e aumentare la competitività, creando così opportunità per ogni settore. Agisce sulla trasformazione dei servizi pubblici, permettendo di sviluppare una rete di efficaci servizi per il cittadino. Anche i modelli di vita e lavoro possono essere ripensati: le potenzialità dell'Internet of Things si estendono in ogni campo della vita quotidiana, permettendo un miglioramento della qualità di quest'ultima». Il tema Smart City è presente in varie Missioni del Pnrr: con 2,5 miliardi di euro in Rigenerazione Urbana (Missione 5), altri 2,5 miliardi per la Gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico (Missione 2). Novecento milioni per una Rete idrica più digitale, con l'obiettivo prioritario di ridurre le perdite e ottimizzare i consumi. Anche l’ambito Smart Building è contemplato in maniera trasversale: i temi toccati sono l'efficienza energetica e la sostenibilità. Sempre in tale ambito rientra parte degli investimenti destinati alle Smart Grid: 3,6 miliardi di euro per migliorare l’efficienza della rete e aumentarne la capacità, per favorire, ad esempio, il passaggio a riscaldamento e raffrescamento con pompe di calore e, in generale, una migliore gestione della produzione distribuita di energia elettrica. Accanto a questi ambiti principali, ulteriori interventi sono legati indirettamente alle tecnologie Internet of Things, per consolidarne l’infrastruttura abilitante, come i quasi 7 miliardi di euro previsti per le reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G), agli 8,4 miliardi di euro destinati al rinnovo di mezzi di trasporto quali treni, autobus e navi, o ancora ai 4,8 miliardi per la digitalizzazione della logistica. I dati sono contenuti in una puntuale ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA