La forza

Brescia Infrastrutture: l’esperienza che rigenera

di Adriano Baffelli

Brescia Infrastrutture srl, società in house del Comune di Brescia, conta su un team di professionisti giovani, anche se con significative esperienze professionali, capaci di esprimere uno specifico e apprezzato know-how.

Un’azione strategica
L’azienda ha un rilevante patrimonio tecnico e immobiliare, principalmente costituito dalla Metropolitana leggera automatica. Se la mobilità resta il core business, la società continua a crescere come service tecnico del Comune di Brescia, stazione appaltante e pool di progettazione per la Loggia e non solo. Come realtà di ingegneria si occupa di interventi strategici per la città che spaziano dalla rigenerazione di spazi ed edifici alla riqualificazione ambientale e alla progettazione di centri sportivi e scuole, implementando le capacità acquisite. Brescia Infrastrutture figura tra le prime 500 imprese bresciane, vanta un fatturato di 22 milioni di euro, un patrimonio di 800 milioni di euro e un piano di investimenti per il prossimo triennio di oltre 40 milioni di euro. Concorre con la sua attività al ridisegno del territorio e alla rigenerazione urbana. In tale contesto si inserisce il recente Premio Oice 2023, riconoscimento dell'Associazione aderente a Confindustria, che raggruppa le società nazionali di ingegneria e architettura, attribuito al progetto di riqualificazione ambientale e naturalistica della cava «Ex Nuova Beton» (si veda a fianco). Oltre all’intervento sul Parco delle Cave di Buffalora e San Polo, Marcello Peli, presidente e alla guida della srl, ne considera rilevanti anche altri. «La società nasce per occuparsi del patrimonio infrastrutturale legato alla mobilità - ricorda -. In particolare alla metropolitana e ai parcheggi in struttura. Ha sviluppato negli anni un piano di investimenti che, nel 2023, ha raggiunto i 45 milioni di euro per opere che hanno riguardato modifiche consistenti nel sistema della mobilità cittadina, come l'asse viario di via Milano. Così come il sottopasso di via Rose, che ha acquisito un'importanza funzionale di accesso alternativo alla città».