«Io sono cultura 2023», rapporto annuale di Fondazione Symbola e Unioncamere evidenzia che l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi, sulla base di un sistema produttivo culturale e creativo che, nel 2022, vale 95,5 miliardi di euro pari al 5,6% del valore aggiunto nazionale, e attiva in totale 271,9 mld di euro. Le regioni maggiormente specializzate in questi ambiti sono Lombardia e Lazio. In particolare, la Lombardia genera il più alto valore aggiunto, con 26,4 miliardi di euro, pari al 27,6% della intera filiera e al 6,8% della ricchezza prodotta nella regione.
Brescia nella top-10
Tra le prime venti province per valore aggiunto e occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo (Fonte: Centro Studi Tagliacarne-Unioncamere, Fondazione Symbola, 2023) Brescia è settima, con 1,913 miliardi di euro, pari al 2% del totale nazionale, mentre è all’ottavo posto in termini occupazionali con 28.406 addetti, pari all’1,9% del dato complessivo. Considerando questo approfondimento economico sull’industria culturale, anche per un omaggio a Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, analizziamo il dato di Bergamo: per addetti è in nona posizione con 27.874 addetti. In termini di valore aggiunto occupa il nono posto con un miliardo e 764 milioni di euro, pari all’1,8 per cento dell’importo globale. In tale contesto positivo, che vede Brescia crescere economicamente sul versante della cultura, prosegue il processo di digitalizzazione dell’intero comparto. Come evidenziato da un approfondito studio in materia da parte dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, il 46% dei musei oggi offre servizi di biglietteria online (+8 punti percentuali rispetto al 2022), quelli che producono podcast aumentano dal 9% al 16% e circa uno su quattro sta acquisendo informazioni su metaverso e blockchain. Il 30 per cento dei teatri e il 38% dei musei, delle aree monumentali e archeologiche hanno presentato almeno un progetto.