IL MERCATO

Lo sviluppo accelera e va oltre il business

Crescita economica, ma anche in consapevolezza
Lo sviluppo dell’Internet of Things non riguarda solo l’aspetto economico
Lo sviluppo dell’Internet of Things non riguarda solo l’aspetto economico
Lo sviluppo dell’Internet of Things non riguarda solo l’aspetto economico
Lo sviluppo dell’Internet of Things non riguarda solo l’aspetto economico

«Il mercato dell’Internet of Things si trova in una fase di grande sviluppo - sottolinea Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio IoT della School of Management del Politecnico di Milano -. Sia dal punto di vista della crescita economica, sia della consapevolezza dei vari attori. Aziende, amministrazioni pubbliche e consumatori sono sempre più interessati a gestire da remoto asset e dispositivi smart, attivandone servizi e funzionalità avanzate. Si assiste poi al lancio di nuove strategie e modelli di business basati sulla servitizzazione e a un generale incremento delle aspettative per il futuro». Con l’Internet delle cose si può indicare un insieme di tecnologie che permettono di collegare alla rete qualunque tipo di apparato. Lo scopo di questo tipo di soluzioni è quello di monitorare, controllare e trasferire informazioni per poi svolgere azioni conseguenti. L’evoluzione di internet è andata di pari passo con la sua estensione a oggetti e luoghi reali («cose» appunto), della vita di tutti i giorni, che ora possono interagire con il mondo circostante, in quanto dotati di «intelligenza». I diversi dispositivi, sempre più connessi, possono essere comandati a distanza (controllo remoto), e sono capaci di trasmettere dati dai quali si possono estrarre informazioni utili sul funzionamento di tali oggetti, e sull’interazione tra questi oggetti e chi li utilizza. «Nei prossimi anni saremo chiamati a una sfida che determinerà il futuro delle nuove generazioni - evidenzia Angela Tumino, direttore dell’Osservatorio Internet of Things -. La transizione ecologica potrà essere supportata da processi più efficienti, strumenti smart che permettano di ridurre i consumi di energia e di prevedere quando un macchinario ha bisogno di manutenzione, prima che questo si guasti. Su tutti questi fronti l’Internet of Things può svolgere un ruolo importante e la riprova di questo sta nei quasi trenta miliardi di euro contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza che riguarderanno progetti basati proprio sulle tecnologie IoT». •. A.Baff. © RIPRODUZIONE RISERVATA