PALAZZOLO «Sono fiero della nostra organizzazione e di tutto il team che ogni giorno contribuisce alla sua crescita. Sono pronto ad accettare le sfide che il mercato pone, nella convinzione che per le aziende europee la vera partita da giocare sia quella per stare al passo con il mondo asiatico, sempre più veloce e competitivo. Per farlo è necessario continuare a investire in ricerca e sviluppo e dedicare risorse a temi come sostenibilità e innovazione». L’analisi di Paolo Cartabbia, amministratore delegato di Macpi, azienda con sede a Palazzolo sull’Oglio, contiene un chiaro indirizzo dell’impegno della proprietà per affrontare presente e futuro guardando ben oltre gli orizzonti nazionali. Macpi produce presse da stiro, macchinari per lavanderia e per termosaldatura per abbigliamento e accessori e per la logistica per abbigliamento. I suoi interlocutori sono le migliori realtà dell’industria dell’abbigliamento e le principali case di moda internazionali. Attualmente il gruppo Macpi conta circa 200 dipendenti nel mondo, un fatturato di 22 milioni di euro in gran parte generato dalla principale realtà, la Macpi spa Pressing Division che per il ’23 prevede di attestarsi sui 15 milioni di euro di ricavi.
Dalle origini al futuro
Nata a Milano nel 1961 per impulso di Giovanni Cartabbia e Luciano Sardini, nel 1964 l’azienda si è trasferita a Palazzolo sull’Oglio, cambiando negli anni varie sedi: dal 1989 è in via Piantada. All’inizio realizzava macchine da stiro automatiche per giacche, camicie e pantaloni, poi si è ampliata con nuove divisioni e sedi. Risalgono agli anni Ottanta le aperture in Francia, Gran Bretagna, Usa e Spagna, nel 1997 è iniziata la realizzazione di una sede produttiva a Shanghai, per i mercati asiatici: risalgono al 2004 l’ufficio di Hong Kong e la Macpi Trading India. Negli anni 2000 ha preso il via la divisione della termosaldatura, nel 2010 quella della lavanderia industriale. Macpi è in grado di competere a livello internazionale grazie anche diversificazione del prodotto, un grande punto di forza.