IL PREMIO

Sanità digitale, Brescia porta le cure nel futuro

di Adriano Baffelli
Gli Spedali Civili di Brescia fondono tradizione e innovazione  e sono grandi protagonisti nel settore della sanitàIl medico resta  centrale (Unsplash)
Gli Spedali Civili di Brescia fondono tradizione e innovazione e sono grandi protagonisti nel settore della sanitàIl medico resta centrale (Unsplash)
Gli Spedali Civili di Brescia fondono tradizione e innovazione  e sono grandi protagonisti nel settore della sanitàIl medico resta  centrale (Unsplash)
Gli Spedali Civili di Brescia fondono tradizione e innovazione e sono grandi protagonisti nel settore della sanitàIl medico resta centrale (Unsplash)

Consideriamo la sanità anzitutto per il principale valore che la caratterizza: essere un imprescindibile strumento per recuperare al meglio la salute e il benessere nelle circostanze che li vedono compromessi a causa di malattie o di infortuni. Ma il settore assume rilievo anche per i consistenti aspetti economici, occupazionali e tecnologici che lo caratterizzano e vede in forte crescita l’applicazione della digitalizzazione: la sanità digitale vale 1,8 miliardi di euro in Italia, destinati a crescere anche per la spinta del Pnrr, pur se gli osservatori indicano come ad oggi le risorse del Next Generation Eu non abbiano ancora inciso sul comparto.

Aumenta l’utilizzo della Telemedicina, ma salvo sporadiche applicazioni per lo più sperimentali, gli addetti ai lavori evidenziano come ancora manchi un’effettiva integrazione di questi servizi nei processi di cura e assistenza. Paradossalmente rallenta la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico, utilizzato nel 2023 dal 35% degli Italiani (nel 2022 era il 33%), ma un impiego su due è legato alle funzionalità legate all’emergenza Covid. In tale contesto si inserisce il Premio Innovazione Digitale in Sanità 2023 del Politecnico di Milano, sulla base dell’apposita attività dell'Osservatorio Sanità Digitale. «Dalla realtà virtuale al gaming educativo, dalla telemedicina alle piattaforme che utilizzano i meccanismi di machine learning, i progetti selezionati quest’anno - afferma Cristina Masella, Responsabile scientifico dell'Osservatorio Sanità Digitale - dimostrano come le tecnologie digitali stiano sempre più entrando nella vita delle persone, per migliorare i processi di cura e assistenza. Obiettivo del Premio, come già negli anni scorsi, è dare visibilità alle realtà che si dimostrano più innovative e incentivare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze». Buono il risultato dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale – Spedali Civili di Brescia: si è aggiudicata il riconoscimento assegnato dalla Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) per la realizzazione di un’innovativa ed efficace piattaforma che permette di acquisire la documentazione clinica, radiologica e di laboratorio dei pazienti e di condividerla tra i medici dei Centri Referral e Hub, oltre che tra Specialisti del Car-Team di Centri Hub diversi. La condivisione della documentazione clinica permette, in primis, la valutazione della potenziale candidabilità del paziente alla terapia da remoto e, in secondo luogo, la possibilità di avere il parere di uno specialista sull’idoneità del paziente al trattamento attraverso il Teleconsulto. La piattaforma, a regime da settembre 2021, ha coinvolto oltre 100 Centri di onco-ematologia italiani ed è stata utilizzata da 150 medici tra ematologi e altri specialisti coinvolti nella gestione della patologia. Più di cento pazienti sono stati discussi e successivamente indirizzati alle terapie Car-T o ad altri opportuni protocolli terapeutici o trial clinici. Il progetto di sviluppo della piattaforma, svolto in collaborazione con WelMed, consente di migliorare l’erogazione di terapie Car-T, una delle forme più avanzate di immunoterapia cellulare in grado di curare diversi tipi di leucemie, linfomi e tumori. Ad oggi possono essere erogate da un numero limitato di Unità operative di Ematologia in possesso dei requisiti per l’autorizzazione al trattamento.

Ogni anno i pazienti candidabili per questo trattamento sono circa 500, ma il numero di terapie effettuate è minore per le difficoltà di comunicazione tra i centri periferici (Referral) e quelli di riferimento (Hub), che sono solo 19 in Italia. La piattaforma bresciana consente a un numero più esteso di malati di accedere alle terapie. Gli Spedali Civili di Brescia nati nel 1427 e rinnovati nel 1950, sono protagonisti anche in questo ambito..•. © RIPRODUZIONE RISERVATA