La startup

Verba, il made in Bs che insegna a parlarsi

In azienda Una lezione di Speakerss per migliorare la comunicazione interna all’impresa
In azienda Una lezione di Speakerss per migliorare la comunicazione interna all’impresa
In azienda Una lezione di Speakerss per migliorare la comunicazione interna all’impresa
In azienda Una lezione di Speakerss per migliorare la comunicazione interna all’impresa

Verba srl è una giovane società recentemente inserita nel Club delle startup di Confindustria Brescia e si caratterizza per il progetto Speakerss con il quale aiuta persone, enti e organizzazioni a parlarsi meglio.
La convinzione alla base
«Siamo partiti da questo dato - spiega il promotore di Verba, Andrea Abondio -: un italiano su due, quando parla non riesce ad esprimere ciò che pensa. Quanto costa non capirsi, nelle imprese, in famiglia o nelle relazioni? Speakerss sta cercando di risolvere questo problema attraverso tre strumenti: progetti in azienda, Palestre e la Web App. Quanto costa litigare, perdere tempo in discussioni inutili? Avere colleghi, responsabili chiusi o troppo espansivi? Uno dei motivi per cui una persona lascia il lavoro è perché non si sente capita e valorizzata. Con Speakerss facciamo in modo che non accada». Aspetti che si intrecciano con situazioni quotidiane. Basti pensare al Great Resignation, la tendenza - nata nel 2021 negli Usa in seguito alla pandemia, poi arrivata in Europa - che vede i dipendenti dimettersi volontariamente in massa. Le Palestre sono luoghi dove una volta a settimana non si allenano i muscoli, ma ci si allena a parlare: attualmente sono attive a Milano, Brescia, Bergamo e Pisa. Ma Verba ha sviluppato anche un’app che effettua un test iniziale per capire il livello della persona interessata a migliorare le proprie capacità di esprimersi. Sulla base dei risultati la tecnologia propone gli strumenti giusti per iniziare a colmare le lacune comunicative riscontrate. Strumenti che si possono poi mettere in pratica e utilizzare nelle Arene, «stanze virtuali dove ci sono persone reali che vogliono comunicare meglio, proprio come chi si è rivolto a noi. L’obiettivo è di fornire le parole giuste prima di parlare, non dopo», precisa Abondio. La startup è entrata nel vivo a gennaio 2023, dopo due anni di sperimentazione. Oggi il 35% degli «speakerss» ha un’etaà compresa tra 15 e 20 anni: il progetto è partito dagli adolescenti per poi estendersi ad aziende e adulti.