Oltrecultura show: al Vita c'è l'«Architerror» >>> RIVEDI LA DIRETTA

Grandissimo successo, da tutto esaurito, l'incontro al Vita di piazzale Arnaldo con Massimo Adiansi, l'architetto bresciano "che studia il brutto per capire il mondo". Un vero e proprio show, condotto dalla "nostra" redattrice Paola Buizza, in un viaggio tra le architetture più "esilaranti" e particolari (ma anche bruttine), al mondo scovate dal professionista (e simpatico showman) Massimo Adiansi. E' il secondo appuntamento della seconda edizione di Oltrecultura Fest, andato in scena oggi (ultimo mercoledì del mese, come da tradizione) alle 18.30, al Vita di piazzale Arnaldo. 

Chi è l'«Architerror»

I numeri non sono tutto ma certo contano e mica poco: 60 mila follower su Instagram, 120mila fan su Facebook, «Architerror» è l’emblematico nome della pagina ideata da Massimo Adiansi, architetto bresciano che ha eletto il motto «Studiamo il brutto per capire il bello» a mantra esistenziale.

Folgorato sulla via di Damasco da Paul Valery - «Il buon gusto non è che il risultato di una sovrapposizione nel tempo di innumerevoli cattivi gusti» -, Adiansi sostiene che «tanta gente non è educata alla bellezza in architettura, quindi neanche alla bruttezza». La «grande bruttezza» si eleva dunque a musa ispiratrice del suo agire «perennemente work in progress», plasmandosi come una lente d’ingrandimento atta a svelare «The dark side of architecture».

Amplificando un segnale mediatico precedentemente intercettato anche da Cosmopolitan (che nel 2020 aveva segnalato Architerror tra le 10 pagine Instagram da tenere d’occhio), slancio poi per comparse anche sul piccolo schermo fino a culminare con una sezione «dedicata» nell’ambito della mostra sul kitsch allestita fino al 10 marzo al Ma.Co.f, in città. Rientrato dall’Inghilterra un paio di anni fa, Adiansi è attivo anche con il suo studio di professionista, fedele al manifesto «We make every space your home».

L'appuntamento con Oltrecultura si può rivedere sul sito di Bresciaoggi e sui nostri canali social.