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Baschirotto, Chiari, Gentili, Giorgi: ecco i ministri della difesa Quattro moschettieri dorati uniti da un grande sogno

di Michele Laffranchi
«Un grande onore per noi essere inseriti tra i pretendenti per la vittoria di questo premio Ma ora siamo concentrati sugli obiettivi di squadra»
Francesco Baschirotto (Breno), Alessandro Chiari (Pavonese), Federico Giorgi (Darfo Boario), Andrea Gentili (Castiglione)
Francesco Baschirotto (Breno), Alessandro Chiari (Pavonese), Federico Giorgi (Darfo Boario), Andrea Gentili (Castiglione)
Francesco Baschirotto (Breno), Alessandro Chiari (Pavonese), Federico Giorgi (Darfo Boario), Andrea Gentili (Castiglione)
Francesco Baschirotto (Breno), Alessandro Chiari (Pavonese), Federico Giorgi (Darfo Boario), Andrea Gentili (Castiglione)

Un solo Pallone d’Oro e 65, agguerriti candidati all’inseguimento di un sogno: la rincorsa dorata all’edizione 2023/24 vede protagonista una variegata pattuglia di pretendenti al trono. Mano a mano, avrete l’occasione di conoscere tutti i candidati. Quest’oggi tocca a un poker di difensori centrali: spesso nei premi individuali restano un po’ in ombra, ma a suon di tackle, recuperi e salvataggi il roccioso quartetto odierno punta a un grande cammino nella rincorsa all’Oro. Signore e signori ecco Francesco Baschirotto (Breno), Alessandro Chiari (Pavonese), Andrea Gentili (Castiglione) e Federico Giorgi (Darfo Boario).

Francesco Baschirotto

Cognome importante: il difensore classe ‘00 è il fratello minore di Federico Baschirotto, da due stagioni leader del Lecce in Serie A. Francesco ha dalla sua una grande duttilità difensiva: può giocare centrale e terzino: a Breno è diventato in poco tempo faro tecnico ed emotivo. Che effetto fa essere inserito nel Pallone d’Oro? «Mi è già capitato quando giocavo in Veneto e fa piacere, perché significa che anche a Brescia sto ricevendo un bell’apprezzamento - sottolinea con orgoglio -: ora sono concentrato sulla stagione del Breno, perché sono convinto che abbiamo le carte in regola per salvarci. La classifica non sorride, ma con spirito di sacrificio e unione possiamo conservare la Serie D».

Alessandro Chiari

Il centrale della Pavonese è ragazzo che alle parole ha sempre preferito i fatti: classe ‘97, nel suo passato c’è la Serie D col Desenzano. Il suo presente, da tre anni a questa parte, è a tinte rossonere: con la Pavonese è arrivata la scorsa stagione la vittoria del campionato di Promozione. Ora lo step successivo, la salvezza in Eccellenza: «Sono contento di essere inserito in un premio così rilevante - ringrazia dell’apprezzamento Chiari -. Più che un sogno nel cassetto ho un obiettivo a breve termine: la salvezza con la Pavonese. Per farlo dobbiamo arrivare ai play-out, vista una classifica non semplice, e poi vincerli».

Andrea Gentili

Parola d’ordine duttilità: sin dai tempi di Ciliverghe il classe ‘99 ha dimostrato di sapersi districare in svariate posizioni di campo. Nel suo passato, già una top 10 nel Pallone d’Oro: «Conservo un gran bel ricordo di quell’edizione - ammette il difensore del Castiglione -. Questa stagione era partita bene, ma siamo un po’ in calo: vogliamo rialzarci per la fine dell’anno. Aggiungo un pensiero: noi non siamo professionisti, nella nostra vita oltre al calcio c’è altro. Auguro a tutti di trovare l’equilibrio che serve».

Federico Giorgi

Capitano, bandiera, simbolo neroverde: il classe ‘92 rappresenta le fondamenta del Darfo Boario d’Eccellenza. E vuole difendere i suoi colori fino all’ultimo: «Da bresciano non può che far piacere essere in lizza per il Pallone d’Oro - spiega Giorgi -: a breve termine ambisco a condurre il Darfo alla salvezza. In futuro vorrei invece riportarlo a battagliare per le posizioni di classifica che una società tanto storica merita.

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