Altro giro, altra presentazione: prosegue la settimana senza tagli del Pallone d’Oro, che ha posticipato bonus e tagli a lunedì 8 aprile. Intanto Bresciaoggi continua a dare spazio ai candidati in corsa: quest’oggi è la volta di un poker di difensori di Prima Categoria, candidati al Pallone d’Argento. Leadership, spirito di sacrificio e passione accomunano Marco Caravaggi (Chiari), Andrea Franzini (Pian Camuno), Michele Pini (Verolese) e Camillo Visioli (Sirmione Rovizza): a loro spetta quest’oggi la meritata vetrina sul quotidiano.
Marco Caravaggi
Il classe ‘92 è da parecchi anni uno dei leader della retroguardia del Chiari: i colori nerazzurri sembrano cuciti sulla pelle di Caravaggi, tra i simboli dello spogliatoio: «Non penso ai premi individuali, ma quando vieni menzionato in un premio che conoscono tutti è una grande soddisfazione - sottolinea con orgoglio -: mi avvio agli ultimi anni di carriera e sarei contento se qualcuno mi prendesse come esempio di professionalità e impegno. Mi spiace vedere che sempre più spesso ci sono giovani che si perdono senza mettersi in gioco fino in fondo. Il nostro obiettivo è rimanere agganciati al treno play-off».
Andrea Franzini
Il centrale classe ‘99 è uno che alle parole preferisce i fatti: 25 anni da compiere a luglio, Franzini è già un baluardo della difesa del Pian Camuno. E uno dei guerrieri dello spogliatoio: «Essere tra i protagonisti del Pallone d’Argento è un grande piacere, mi aiuta a credere nelle mie potenzialità - sorride il calciatore camuno -: il sogno nel cassetto va a braccetto con l’obiettivo della squadra: conquistare la salvezza diretta con il Pian Camuno. Proveremo fino in fondo a restare in Prima».
Michele Pini
Classe ‘86, il punto di riferimento della Verolese è tra i calciatori più esperti della Prima: dopo una vita a Pavone del Mella, quest’anno si è rimesso in gioco a Verolanuova. Subito protagonista in una stagione di grande livello: «Sono molto contento di essere in corsa per il Pallone d’Argento - Pini concorda con i colleghi -: non ho un sogno nel cassetto individuale a questo punto della carriera, ma più che altro guardo alle possibilità della squadra. Siamo partiti con l’obiettivo di giocarci i play-off, ma per come si è messa la classifica abbiamo alzato l’asticella: sarebbe un peccato non vincere il campionato».
Camillo Visioli
40 anni appena compiuti e la consapevolezza del veterano: il difensore classe ‘84 del Sirmione Rovizza ha le idee chiare su tutto. Pallone compreso: «Mi è spiaciuto non esserci in altri anni in cui ero all’apice ed è invece bello ritrovarsi adesso in lista, anche se c’è magari qualcuno che lo merita più di me - ammette con umiltà Visioli -: l’obiettivo del Sirmione, al primo anno in categoria, è quello di raggiungere la salvezza. La quota si è alzata un po’, ma noi spingiamo a tutta fino alla conclusione del campionato. Personalmente spererei di riuscire a risolvere quei problemi fisici che mi hanno limitato un po’ nelle ultime annate, poi deciderò il da farsi per il futuro».