Una maledizione da rompere: il Pallone d'Oro Bresciaoggi, nel corso dei primi 20 anni di vita, non è mai stato vinto da un portiere. In linea, a pensarci, con il rapporto tendenzialmente difficile tra i premi individuali e il ruolo meno appariscente degli estremi difensori: la gloria nel calcio spetta più facilmente a chi ha il compito di spedire la palla in fondo al sacco piuttosto che a chi cerca di impedire che ciò accada.Negli anni non sono mancati alcuni exploit di rilievo: pensiamo a Jimmy Frusconi, che nel 2012 proteggeva i pali dell'Aurora Travagliato e concluse la campagna dorata al secondo posto, battuto soltanto da Michele Sella del Rigamonti Nuvolera. Piazzamento d'argento, qualche anno dopo, anche per Marco Serio: il portiere, oggi a Ospitaletto e all'epoca alla Vallecamonica Unica, si inchinò nel 2016 soltanto a Francesco Galuppini, splendido protagonista col Ciliverghe in Serie D e oggi artista del Mantova in C. L'ultimo piazzamento da podio di un numero 1 risale all'annata 2018/2019: la gloria toccò in quell'occasione a Sergio Viotti, terzo assoluto con la maglia del Cili, non casualmente alle spalle di due bomber come Alessandro Triglia (Calvina) ed Emanuele Bardelloni (Adrense).
I protagonisti coi guantoni di quest'edizione
Tra i 75 candidati della stagione 2023/2024 alla rincorsa aurea spiccano 9 portieri. I candidati, nell'ambito della Serie D, sono due: entrambi giovani e molto promettenti. Sponda Breno c'è Gabriele Delvecchio: classe 2005, vanta un passato nei settori giovanili di Sarnico, Monza e Inter. Dodici presenze per lui con 4 «clean sheet» in campionato: nell'ultimo periodo è stato limitato da un infortunio, ma a breve rientrerà a disposizione di Davide Bersi. In casa Palazzolo si sta mettendo in bella mostra Stefano Mangiapoco: il classe 2004 sta vivendo una stagione splendida, visto che in 26 presenze in Serie D ha subito appena 19 reti. La Pro, con appena 20 gol complessivi concessi, vanta la migliore difesa del girone B di categoria: per Mangiapoco, 20 anni appena compiuti, la grande soddisfazione di aver già realizzato 14 «clean sheet» in categoria. I numeri uno di Eccellenza? Profili molto interessanti anche al piano di sotto, nel girone C: tra gli estremi difensori ormai di maggiore esperienza c'è Francesco Piccinardi (1997), baluardo della retroguardia della Bedizzolese. Se la difesa granata, con 20 reti concesse, è la meno perforata del gruppo assieme a quelle di Ospitaletto, Rovato e Juvenes Pradalunghese lo deve anche alla sicurezza garantita da Piccinardi. Più o meno sugli stessi livelli Nicolò Benedetti (1999): dopo un'annata inflazionata dagli infortuni a Prevalle, il talentuoso numero uno si sta riprendendo alla grande a Carpenedolo, dove ha concesso sinora soltanto 21 reti. Tra i portieri più affidabili ci sono anche Davide Ravelli del Darfo Boario e Luca Vino della Pavonese: il classe 1998 neroverde ha riconquistato un po' di spazio nelle ultime settimane, mentre il classe 1991 rossonero, dopo la vittoria della Promozione la stagione scorsa, sta rincorrendo la salvezza con il club di Pavone del Mella. Stesso discorso per Matteo Colleoni dell'Atletico Cortefranca (1999), mentre tra i nativi del nuovo millennio i nomi in grande spolvero sono due: Diego Abbrandini (2001) del Cazzagobornato, da due stagioni trascinatore dei gialloblù franciacortini, e Leonardo Vigilati (2004) del Ciliverghe, che si sta mettendo in luce come para-rigori.