«Feralpisalò, voglio portarti
sempre più in alto»

di Anna Castoldi
Alice Cirillo, il tecnico Andrea Carlotti ed Elisa Tosi, capitano della squadra femminile della Feralpisalò
Alice Cirillo, il tecnico Andrea Carlotti ed Elisa Tosi, capitano della squadra femminile della Feralpisalò
Alice Cirillo, il tecnico Andrea Carlotti ed Elisa Tosi, capitano della squadra femminile della Feralpisalò
Alice Cirillo, il tecnico Andrea Carlotti ed Elisa Tosi, capitano della squadra femminile della Feralpisalò

La nostalgia del calcio, la dimensione di questa perdita, è tutta nella voce e nelle parole di Andrea Carlotti: «Mi manca stare sul campo, mi mancano le ragazze, gli spogliatoi, i collaboratori - si sfoga l’allenatore della Feralpisalò - Abbiamo creato un bellissimo gruppo: c’è molto affiatamento tra tutti noi, dagli allenatori al preparatore atletico al massaggiatore».

LA SQUADRA GARDESANA è una realtà di punta nel calcio femminile bresciano: allestita per la prima volta l’anno scorso, è balzata subito dalla Promozione all’Eccellenza e mira a traguardi ancora più ambiziosi. Suo punto di forza è l’organizzazione e la professionalità dello staff, con l’esperto Carlotti al centro del progetto. «Vivo il mondo del calcio da quando ero bambino - racconta - Ho iniziato a 7 anni nella Viando Plodari, ma a 17 ho dovuto fermarmi per un grave infortunio alla caviglia». Inizia così la carriera da allenatore, prima proprio nelle giovanili della Plodari, poi con i professionisti. «Ho affiancato Ivan Tolotti nel Crema e nel Palazzolo, in C2 e in C1, poi sono tornato con i dilettanti nel Castelcovati, dopodiché ho vissuto un’esperienza memorabile con i giovanissimi dell’Ospitaletto: abbiamo vinto il torneo internazionale di Eindhoven battendo il PSV per 1-0. Fantastici ragazzi tra i 13 e i 15 anni».

NEGLI ANNI SUCCESSIVI Carlotti passa al Travagliato, in Prima Categoria, poi vaga per il Trentino e il Mantovano allenando diverse squadre, tra le quali la Sirmionese e il Calcio Chiese. Un lungo e intenso percorso che finalmente, nel 2015, approda al calcio femminile. «Un carissimo amico di Flero, Corrado Cominelli, mi chiese di aiutarlo nella società del paese della quale era responsabile. In quel periodo mi stavo rimettendo da una grave malattia e sono arrivato solo a metà anno».

TEMPO SUFFICIENTE comunque per ribaltare la squadra. «Mi sono divertito moltissimo. L’anno dopo avevo in ballo un altro progetto in un settore maschile, ma nella seconda metà della stagione sono tornato al Flero. E da lì ho sposato il calcio femminile». Segue un anno glorioso nel Mantova, società dai grandi progetti. «Avevamo ottime giocatrici, una squadra veramente forte. Eravamo a 1 punto dalla prima in classifica, in Serie C: l’intenzione era di arrivare in B e proseguire oltre. A metà anno, però, tutto è saltato: un’amara delusione». Nel 2018 Carlotti diventa allenatore della Feralpisalò, che traghetta dalla Promozione all’Eccellenza. «Ma in qualunque categoria metto la stessa passione. Ho un certo talento per gestire le persone». Gli allenamenti di Carlotti non conoscono tempi morti. «Pianifico la sessione il giorno prima, poi appendo tutto nello spogliatoio: così le ragazze sanno già cosa fare. Zero chiacchiere, massimo impegno e concentrazione». Le soddisfazioni non mancano e il discorso scivola inevitabilmente sulla rincorsa alla Perla del Calcio.

«LE CANDIDATE PERLE della mia squadra sono atlete di prim’ordine. Ghio: nata per fare il portiere, se ci crede può arrivare in Serie A. Cirillo: l’ho voluta a tutti i costi, ha i piedi d’oro e una serietà allucinante. Dolfini: un difensore molto forte e una grande persona, che giocherebbe con un piede solo pur di non lasciare le compagne in difficoltà». Ora il futuro è avanti tutta. «Vorrei allenare una squadra di professionisti». E se quella squadra, magari tra qualche anno, fosse proprio la Feralpisalò? «Sarebbe un sogno».

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