IL PREMIO

I direttori sportivi: «Tanta
qualità ed equilibrio»

È lunedì, tempo di approfondimenti affidati ai direttori sportivi bresciani. Dopo l’elezione di Massimiliano Tagliani (Oro), Marco Negrello (Argento), Matteo Bocchio (Bronzo) e Gloria Zamarra (Perla), c’è tanta carne al fuoco di cui parlare con i diesse. Stavolta tocca a Daniele Riccardi (CazzagoBornato, Eccellenza), Silvano Gafforini, (Virtus Aurora Travagliato, Prima) e Gabriele Favasuli, (Virtus Manerbio, Seconda).

RICCARDI. L’esperienza dirigenziale vive a braccetto con la realtà calcistica di Cazzago. Dal 2013 come braccio destro di Alessandro Marocchi nella Cazzaghese. Poi, dopo il passo indietro di Marocchi nel 2018, come ds unico al Cazzagobornato. Due le stagioni vissute in Eccellenza. La prima chiusa con un bellissimo settimo posto, ai margini della zona playoff. Quella in corso stava portando i gialloblù a lottare per la salvezza.

GAFFORINI. «Furia rossa» per diritto di nascita, si è legato alla società del suo paese negli anni ’70 da responsabile del vivaio e tecnico della prima squadra. Dopo 8 stagioni nel doppio ruolo è stato tecnico di Capriolo, Quinzano, Feralpi Lonato, Pontoglio, Gambara, Palazzolo, Rodengo, Sirmione e Castrezzato. A Travagliato è tornato nel 2004 come ds, sfiorando la D. Dopo l’addio e una stagione all’Fc Lograto, è tornato ricominciando da capo. Con la Virtus Aurora due salti dalla Terza alla Prima.

FAVASULI. Classe ’85, manerbiese doc, ha iniziato nel calcio con la Virtus Manerbio nel 2006, al seguito della squadra di Promozione affidata a Roberto Scarpellini. Poi quattro anni alla Verolese e l’avventura con la Rudianese, compagni di viaggio l’eterno Luciano Zanchini, il ds Stefano Gennari e il vice-allenatore Carlo Soretti, oggi alla Berretti della Feralpisalò. Nel 2013 il ritorno alla Virtus e l’inizio del mandato da direttore sportivo. 

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