IL DRAMMA

Lonato, Omar morto dopo la caduta dal monopattino: l'ombra dell'auto pirata

Il diciottenne era stato trovato agonizzante sul ciglio della strada. Dopo sette giorni di agonia il decesso

Si allunga l’ombra di un’auto pirata sulla disgrazia costata la vita a un 18enne di Lonato. Sette giorni fa Omar Khalaf era stato trovato agonizzante sul ciglio della strada che porta nel centro.  A poca distanza il suo monopattino deformato. L’ipotesi iniziale è stata quella di una caduta accidentale, ma gli accertamenti della polizia stradale di Desenzano proseguono per chiarire se il giovane sia stato urtato da un mezzo che si è allontanato senza prestare soccorso.

Il ragazzo - privo di conoscenza era stato trasferito in condizioni disperate al Civile. Il suo quadro clinico, nonostante il prodigarsi dei medici del reparto di Terapia intensiva e peggiorato con il trascorrere dei giorni fino al decesso avvenuta all’alba di ieri. La notizia della morte si è diffusa in poche ore gettando nello sconforto la famiglia di origine egiziane e i tanti amici che gli volevano bene. L’incidente non ha avuto testimoni: si ipotizza che Omar in piedi sul monopattino sia rovinosamente caduto forse dopo aver sbandato su un dislivello dell’asfalto. Non indossava il casco e gli effetti dell’impatto con il suolo sono stati devastanti.

Le ipotesi 

All’apparenza il giovane avrebbe fatto tutto da solo, ma come detto le indagini della Polizia stradale che ha posto sotto sequestro il monopattino sono ancora in corso. 
Quel che è certo è che il ragazzo era sobrio e non ha avuto un malore a bordo del suo monopattino come stabilito dagli esami eseguiti dopo il ricovero. Gli agenti vogliono escludere la presenza di un veicolo che in questo caso avrebbe anche commesso il reato di omissione di soccorso. 

Le ore di speranza

Durante i sette giorni trascorsi in Rianimazione, il 18enne è stato assistito parenti più stretti, ha lottato come un leone per continuare a vivere, cercando di reagire a traumi ed emorragie che hanno devastato il suo giovane fisico, ma purtroppo ieri notte ha dovuto cedere all’inevitabile. «Era un ragazzo dolce e buono, sincero e leale - ha spiegato un suo caro amico egiziano che preferisce restare anonimo -. Trasmetteva allegria e tirava su il morale, era un vero amico, sincero e volenteroso. Apparteniamo ad Allah e a lui ritorneremo, Omar era troppo giovane per questo ma non si può far altro che accettarlo e scoprire se c’è un colpevole». Il giovane lon era di origini egiziane solo da parte del padre Hajj Jamal Khalaf. 

Chi era la vittima

Nato a Shibin El Kom (nella regione del delta del Nilo a circa 60 chilometri nord del Cairo), è cresciuto a Lonato ed ha frequentato prima il Centro di formazione del lavoro di Mantova e poi di Rivoltella. Un sentito messaggio di cordoglio è arrivato anche dal sindaco di Lonato Roberto Tardani, che ha saputo della morte del ragazzo ieri nel primo pomeriggio e si è immediatamente interessato alla faccenda

«Abbiamo verificato che questo giovane concittadino era incensurato e sconosciuto alle forze dell’ordine, era un bravo ragazzo - ha spiegato Tardani -. A nome di tutta la comunità lonatese, come primo cittadino e soprattutto come padre mi stringo al dolore della sua famiglia. Perdere un ragazzo così giovane è difficile d’accettare. Attendo di essere informato dalla Polizia stradale sulla precisa dinamica dell’incidente che verrà sicuramente chiarita al più presto». 
Nell’attesa di potergli porgere un ultimo saluto: i funerali verranno annunciati nei prossimi giorni, le indagini proseguono a spron battuto e sembrano essere vicine alla soluzione del caso. 

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