Montichiari blindato:
arrivano le due vittime
della strage in Spagna

Soccorritori in azione giovedì scorso a Barcellona dopo l’attentato
Soccorritori in azione giovedì scorso a Barcellona dopo l’attentato
Soccorritori in azione giovedì scorso a Barcellona dopo l’attentato
Soccorritori in azione giovedì scorso a Barcellona dopo l’attentato

Le salme di Bruno Gulotta e Luca Russo, i due italiani rimasti uccisi giovedì scorso in occasione del sanguinoso attentato terroristico sulla Rambla, nel cuore di Barcellona, arriveranno questa mattina in un aeroporto «Gabriele D’Annunzio» di Montichiari completamente blindato.

I corpi delle due vittime italiane dell’attentato di matrice terroristica sono rientrati ieri sera a Roma con un aereo militare partito dalla Spagna: al policlinico Gemelli della capitale sono stati sottoposti all’esame disposto dalla procura. Stamattina un volo diretto da Ciampino li accompagnerà a Montichiari, dove ad accoglierli ci saranno i famigliari più stretti che li riporteranno a casa, in attesa di provvedere nei prossimi giorni alla celebrazione dei funerali.

BRUNO GULOTTA, 35 anni di Legnano, è stata la prima vittima italiana accertata. Al momento dell’irruzione dei terroristi stava camminando in mezzo a migliaia di altri turisti insieme alla propria famiglia. Responsabile marketing della testata informatica «Tom’s Hardware» lascia la moglie Martina (28 anni) e due figli piccoli, Alessandro di 6 anni e Aria, di soli 7 mesi.

Luca Russo era originario di Bassano del Grappa. L’ingegnere vicentino, 25 anni, era in vacanza con la fidanzata Marta (21 anni), sotto shock e ricoverata all’Hospital del Mar con un piede e un gomito fratturati.

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