Il dibattito nel Carroccio

Vannacci candidato divide la Lega bresciana: «Votiamo i nostri militanti»

di Giuseppe Spatola
La scelta di Salvini non piace alla base e fa discutere il partito
Matteo Salvini ha deciso di candidare il generale in tutte le circoscrizioni italiane per aumentare il consenso
Matteo Salvini ha deciso di candidare il generale in tutte le circoscrizioni italiane per aumentare il consenso
Matteo Salvini ha deciso di candidare il generale in tutte le circoscrizioni italiane per aumentare il consenso
Matteo Salvini ha deciso di candidare il generale in tutte le circoscrizioni italiane per aumentare il consenso

 Sciolta la riserva, il generale Roberto Vannacci, autore del volume delle polemiche «Il mondo al contrario», sarà candidato della Lega alle elezioni europee in tutte le circoscrizioni. «Sono contento che un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega. Più l'hanno demonizzato, perseguito, indagato, più ho capito che siccome è un momento in cui c'è a rischio soprattutto la libertà di poter scrivere e pensare, io sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere il nome del generale Vannacci» ha detto il vicepremier e leader leghista, Matteo Salvini. Ma per molti, soprattutto tra la base del Carroccio, quello di Vannacci è un nome ingombrante ed è chiaro che il dibattito all'interno del partito è aperto.

C'è chi come Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato ed ex ministro all’Agricoltura, ha dichiarato che «la Lega deve candidare leghisti». «Non lo voterò, ma sceglierò uno che si è fatto il mazzo sul territorio», ha rimarcato. Paolo Grimoldi, ex deputato e fra le anime del «Comitato Nord» voluto da Umberto Bossi, non le ha mandate a dire: «Candidiamo tutto e il contrario di tutto, candidiamo la qualunque semplicemente per raccattare tre voti, ma senza alcun progetto politico. Il no di Gian Marco Centinaio? La penso come lui».

Il dibattito

Più moderata ma lo stesso decisa Roberta Sisti, segretario provinciale della Lega: «Vannacci è sicuramente l'uomo del momento, porta il confronto su temi importanti dentro e fuori la politica. In democrazia c'è la possibilità di scegliere e siccome noi siamo molto legati al nostro territorio lavoreremo per sostenere i nostri ottimi candidati».

Come dire che a Brescia si penserà ai due candidati locali, Simona Bordonali e Oscar Lancini. E proprio l’onorevole Bordonali getta acqua sul fuoco delle polemiche: «La candidatura del generale Vannacci dimostra come la Lega sia forza attrattiva anche per coloro che non sono iscritti al movimento. In lista ci saranno rappresentanti del territorio, amministratori e militanti storici. Il fatto poi che Matteo Salvini abbia scelto ben due bresciani da inserire in lista certifica una attenzione particolare alla nostra provincia».

Stesso piglio per l’europarlamentare uscente Angelo Ciocca che non ha paura del confronto con il generale. Anzi. «Felice di sapere che Vannacci sarà in lista con la Lega - ha ribadito Ciocca -. Per noi sarà un valore aggiunto. Ma non lo temo sulle preferenze. Sicuro che la base della Lega sarà compatta e sosterrà il partito e i militanti». In completo disaccordo con la scelta della segreteria nazionale è il sindaco di travagliato, Renato Pasinetti, che non fa mistero della sua posizione «contro».

«Ritengo la scelta di candidare Vannacci in tutta Italia un grande gesto di debolezza di Salvini - ha precisato il sindaco di travagliato che è anche eletto nel direttivo provinciale della Lega -. Io sento solo la base e c’è malcontento. Tutti sono consapevoli della situazione, la stessa che ha spinto l’intera sezione di travagliato a chiedere di aprire la fase congressuale e dare un colpo di vento. La scelta di Vannacci personalmente delude tantissimo. Ancora una volta Salvini punta ad aumentare il consenso di qualche decimale per avere un deputato in più. Ma Salvini non dice che Vannacci non è della Lega e con la Lega non condivide nulla della sua base valoriale e morale».

Chiaro quanto la decisione di non votare nè promuovere Vannacci nel bresciano. «Se qualcuno mi dovesse chiedere di sostenere Vannacci gli risponderò che non lo farò - ha precisato Pasinetti -. Non ho intenzione di rispondere a una imposizione di Salvini alla Lega perchè secondo me in questo momento salvini non rappresenta più la Lega. Non vuole sottoporsi al voto dei militanti e continua imperterrito con questa strada in cui tutto secondo lui va bene. Ma nulla in questo momento va bene. E’ riuscito a esultare pr la vittoria in Basilicata con la Lega al 7 per cento. Senza dimenticare le percentuali delle politiche e delle regionali in Lombardia. Se Salvini condivide le idee di Vannacci allora si presenti al congresso e la metta ai voti. Alle europee daremo un segnale per tornare a sostenere i nostri militanti e la storia del partito».

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