finanza

Cessione del quinto, dipendenti privati in pole

By Athesis Studio

In Lombardia, anche nel 2024, sono i dipendenti privati a piazzarsi in prima posizione per il maggior numero di richieste di prestiti con cessione del quinto. È questa la fotografia scattata dall’Osservatorio Prestiti di PrestitiOnline.it, secondo cui nel mese di gennaio oltre il 56% delle domande di finanziamento è arrivato da tale fetta di clientela. In seconda posizione i dipendenti pubblici (22,2%) e al terzo posto i pensionati (21,7%). La durata media di questi finanziamenti è di 8 anni, mentre la classe di importo più ricercata in Lombardia si attesta sui 20.300 euro.

Questa forma di prestito prevede il rimborso tramite la trattenuta diretta dallo stipendio o dalla pensione nella misura massima di un quinto del totale. I destinatari di questa tipologia di finanziamento sono esclusivamente dipendenti pubblici, dipendenti privati e pensionati. È proprio la presenza di una busta paga o della pensione a fungere da garanzia, anche per chi avesse avuto in passato problemi di natura finanziaria. La cessione del quinto prevede l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione che garantisca il pagamento del debito restante in caso di perdita di lavoro o di decesso, scongiurando così possibili episodi di insolvenza.

Quali sono i requisiti per richiedere la cessione del quinto?

La legge consente ai lavoratori pubblici e privati e ai pensionati di accedere ai prestiti con cessione del quinto, dove il datore di lavoro o l’ente previdenziale di appartenenza trattiene la rata dallo stipendio o dalla pensione per versarla all’istituto di credito. Per accedere al credito i dipendenti devono avere residenza italiana; un contratto a tempo indeterminato; un’età compresa tra 18 e 63 anni. I pensionati, invece, non devono avere un’età superiore ai 90 anni al momento della scadenza del prestito. Alcuni istituti pongono come limite d’età quello di 85 anni. La cessione del quinto rientra tra i prestiti non finalizzati perché i richiedenti non sono tenuti a specificare in che modo spenderanno il capitale ricevuto in prestito.

Qual è l’importo massimo richiedibile?

Con la cessione del quinto l’importo massimo finanziabile viene deciso in base all’ammontare dello stipendio o della pensione. La durata, invece, del rimborso è compresa tra 2 e 10 anni. I clienti possono optare, dunque, per una durata più lunga - fino a 120 mesi - per dilazionare il pagamento delle rate. Questa tipologia di prestito può essere anche rinnovata, ma a patto che ci siano specifiche condizioni: bisogna aver rimborsato come minimo il 40% delle rate stabilite dal contratto o se si intende sostituire un’operazione di durata uguale o inferiore a 5 anni con una di 10 anni.

Quanto costa un prestito con cessione del quinto?

Il costo di un prestito con cessione del quinto è determinato da una serie di elementi, quali: la copertura assicurativa obbligatoria; gli interessi; le spese di istruttoria; le imposte; le spese di incasso rata.

Cos’è il doppio quinto?

Si parla di “doppio quinto” o più correttamente di delegazione di pagamento per indicare un ulteriore prestito, oltre alla cessione del quinto, che può essere richiesto esclusivamente da dipendenti pubblici e privati. Un nuovo finanziamento, con rata massima pari sempre a un quinto dello stipendio, si somma al prestito preesistente in modo che si arrivi ad impegnare fino al 40% del proprio salario. Il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla cessione del quinto, mentre potrebbe non dare il via libera per la delegazione di pagamento. I pensionati non possono accedere al “doppio quinto”.