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Come addestrare cani randagi: 3 consigli

By Athesis Studio

Educare un cane randagio può rivelarsi una vera e propria impresa: non è infatti per nulla semplice, perché gli amici a 4 zampe che sono abituati a vivere per strada hanno spesso alle spalle delle esperienze tutt'altro che positive. Molti cani randagi sono riusciti a scappare da un padrone che faceva loro del male, altri sono invece stati abbandonati di punto in bianco dopo un periodo di convivenza più o meno lungo presso una famiglia alla quale si erano affezionati. In tutti i casi, a livello psicologico i cani randagi sono in molti casi fragili ed è per questo che addestrarli può rivelarsi alquanto complicato.

Si tratta di un'impresa complessa, certo, ma non impossibile. Vediamo quali sono i consigli che in qualsiasi corso addestratore cinofilo vengono dati dagli esperti per superare le difficoltà nell'educazione dei cani randagi.

#1 Lasciare al cane il proprio spazio

Prima di tutto è importante lasciare il proprio spazio all'amico a 4 zampe appena entrato in casa, perché il cane randagio è nella stragrande maggioranza dei casi emotivamente molto fragile. Catapultarlo in una nuova realtà può essere decisamente stressante per lui, quindi è importante cercare di andarci piano, senza costringerlo a fare qualcosa che non gli va di fare come ad esempio sedersi sul divano o condividere altri spazi insieme ai nuovi membri della famiglia. Bisogna ricordare che i cani randagi hanno quasi sempre una grande diffidenza nei confronti delle persone e far vivere loro delle costrizioni è la cosa peggiore che si possa fare inizialmente.

#2 Avvicinarlo in modo graduale

Anche il semplice atto di dargli un croccantino con le mani potrebbe essere avvertito come stressante dal cane randagio, perché non possiamo sapere quale sia il suo vissuto ed ogni più piccolo gesto potrebbe fargli aumentare i livelli di stress. Per questo motivo conviene prima di tutto avvicinarlo in modo graduale, a poco a poco, compiendo una serie di piccoli passi verso di lui fino a quando non si abitua ad una maggiore vicinanza. Occorre avere molta paziente con i cani randagi, perché sono emotivamente molto delicati e la fretta è sicuramente la peggior alleata di coloro che desiderano educare un trovatello!

#3 Evitare gesti marcati con le mani

In molti quando si trovano ad addestrare un cane utilizzano le dita delle mani, ponendo ad esempio l'indice alzato davanti al muso dell'amico a 4 zampe per fargli capire che ha sbagliato qualcosa. Questo è un atto assolutamente sbagliato: non andrebbe fatto con nessun cane ma a maggior ragione deve essere evitato nel caso di un randagio. I trovatelli infatti potrebbero avere dei trascorsi molto difficili alle spalle e non si può escludere il fatto che il padrone precedente utilizzasse quel tipo di gestualità con loro. Replicandola, si rischia che il cane associ il nuovo padrone alle esperienze negative vissute in passato e questo non fa altro che peggiorare la situazione. Meglio dunque evitare qualsiasi tipo di comando e di gesto “classico”: conviene piuttosto procedere con cautela, in modo sempre graduale, prestando una grande attenzione alle varie reazioni del proprio amico a 4 zampe.