Processo penale

Processo penale telematico: prorogato il deposito degli atti via PEC

By Athesis Studio

Con il decreto legge Milleproroghe 215/2023, il Ministero della Giustizia ha prorogato di un anno l’uso del “doppio binario” per il deposito degli atti giudiziari del processo penale. L’estensione della fase transitoria porterà all’adozione del nuovo processo penale telematico, che consente una duplice modalità di deposito degli atti giudiziari: utilizzando il portale dedicato o la posta elettronica certificata.

La PEC per avvocati è diventata negli ultimi anni un vero e proprio strumento di supporto e servizio per la professione, al pari del Codice Penale. I professionisti forensi possono infatti utilizzare la posta elettronica certificata per comunicare con la PA, scambiare contratti, querele e disdette, partecipare a concorsi pubblici e inviare o ricevere le fatture elettroniche. A riguardo InfoCert, Qualified Trust Service Provider di riferimento, evidenzia come questo strumento sia in grado di semplificare lo scambio e la gestione delle comunicazioni degli avvocati: la PEC per professionisti consente, inoltre, l’accesso al Portale dei Servizi Telematici e “l’uso per la notifica delle ricevute e/o di eventuali segnalazioni inerenti all’attività di deposito dei documenti.

La possibilità di utilizzare anche la PEC per il deposito degli atti era stata ampiamente richiesta da magistrati e avvocati, per i quali era necessario un ulteriore periodo di rodaggio del portale. La decisione ha quindi subito incontrato il plauso del Consiglio Nazionale Forense, che in un comunicato stampa evidenzia la necessità di usare uno strumento alternativo, come la PEC, che offra un elevato livello di sicurezza.

 

 Cos’altro prevede il DL Milleproroghe
L’articolo 10 del Decreto Legge 215/2023 sposta al 31 dicembre 2024 le disposizioni in materia di deposito, che prevedono l’invio tramite PEC di documenti, atti e istanze dei procedimenti penali militari.

In aggiunta, il Decreto Legge stabilisce che, nel caso in cui il termine massimo di permanenza dei magistrati nello stesso ufficio giudiziario, svolgendo identiche funzioni, occupando la stessa posizione tabellare o facendo parte dello stesso gruppo di lavoro, dovesse concludersi prima del 31 dicembre 2024, questo verrà esteso fino a quella data. Il Ministero, inoltre, ha inserito ulteriori proroghe, tra cui: la data fino alla quale si può delegare l’ascolto dei minori ai giudici onorari, slittata al 17 ottobre, e la scadenza per l’elezione dei membri del Consiglio giudiziario e del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione, spostata al mese di ottobre.