Bellezza

Skincare naturale e sostenibile: restituiamo alla natura quello che ci dà

By Athesis Studio

 Intervista alla dottoressa Giulia Marin, esperta in Medicina Estetica

Nei beauty trend del 2023, il concetto di skincare naturale e sostenibile sta guadagnando sempre più popolarità. Secondo la Dottoressa Giulia Marin, esperta in Medicina Estetica, “i consumatori stanno diventando sempre più informati e consapevoli non solo degli ingredienti presenti nei prodotti di bellezza, ma anche del loro impatto sull’ambiente”. La preferenza è sempre più orientata verso prodotti naturali, cruelty-free, non testati su animali e privi di ingredienti di origine animale, con un particolare focus su ingredienti biologici che sono considerati “più sicuri, efficaci e meno aggressivi per la pelle”. Questi prodotti sono anche privi di sostanze chimiche e fragranze sintetiche e spesso vengono presentati in imballaggi sostenibili ed ecologici.

 

La Dott.ssa Marin spiega che “le grandi aziende cosmetiche stanno seguendo questa tendenza, utilizzando ingredienti provenienti da fonti sostenibili e sviluppando imballaggi ecologici, il tutto grazie all’ausilio della tecnologia avanzata e all’utilizzo di formule personalizzate”.

Recentemente, c’è un’attenzione crescente verso creme e prodotti di bellezza naturali, biologici e arricchiti con oli essenziali ed estratti botanici. Secondo l’esperta “gli ingredienti naturali stanno guadagnando terreno grazie alla loro delicatezza, somno adatti persino alle pelli sensibili, e ai numerosi vantaggi che offrono. Questi ingredienti riducono il rischio di irritazioni, spesso causate dalle complesse routine di skincare con numerosi passaggi, e combattono i radicali liberi, prevenendo così l’invecchiamento precoce della pelle”.

La Dott.ssa Marin sottolinea l’importanza di scegliere i prodotti skincare in base al tipo di pelle di ciascun individuo. Ad esempio, chi ha la pelle secca può trarre beneficio da prodotti contenenti ingredienti nutrienti come l’olio di argan, l’olio di avocado o l’olio di jojoba, mentre chi ha la pelle grassa può optare per ingredienti come l’eucalipto, la lavanda o l’amamelide, che aiutano a regolare la produzione di sebo.

Secondo la Dott.ssa Marin “le formulazioni personalizzate sono sempre più richieste, poiché le persone cercano soluzioni su misura per i loro specifici problemi di pelle. È importante testare la propria pelle per valutarne la tollerabilità prima di scegliere un prodotto". E le aziende cosmetiche stanno rispondendo a queste esigenze individuali, offrendo prodotti mirati ed efficienti e soluzioni personalizzate per affrontare i problemi specifici della pelle. Questo approccio personalizzato si estende anche al gusto del cliente in termini di profumazione, texture e packaging, che sta diventando sempre più ecologico.

La tendenza verso la sostenibilità nel settore skincare è stata guidata da una crescente consapevolezza dell’impatto ambientale negativo dei tradizionali prodotti di bellezza, spesso con imballaggi inquinanti e contenenti sostanze chimiche dannose. La Dott.ssa Marin afferma quaiondi che “molte aziende cosmetiche stanno ora puntando all’uso di ingredienti provenienti da fonti sostenibili e a imballaggi ecologici, biodegradabili e compostabili per soddisfare le esigenze dei consumatori eco-consapevoli”.

Un altro trend nel mondo della bellezza è rappresentato dai prodotti anti-pollution, progettati per proteggere la pelle dagli effetti nocivi dello smog e delle particelle sottili presenti nell’aria, che possono danneggiare la barriera cutanea. Per l’esperta “questi prodotti, spesso ricchi di antiossidanti e vitamine, aiutano a neutralizzare i dannosi radicali liberi prodotti dall’inquinamento, prevenendo così l’invecchiamento precoce della pelle”.

Prioritizzando la sostenibilità e l’ecocompatibilità, le grandi aziende cosmetiche non solo soddisfano le esigenze dei propri clienti, ma contribuiscono anche a un futuro più sostenibile per l’ambiente. La Dottoressa Marin afferma che questa è una vera “green challenge”, un impegno per “restituire alla natura ciò che essa ci dona”.