MARKETING

Social media marketing: gli errori da evitare

By Athesis Studio

Quando si parla di visibilità online - a prescindere dal settore in cui si opera - non si può non chiamare in causa il social media marketing. Nel momento in cui si decide di iniziare a presidiare i social, il consiglio è quello di rivolgersi a un’agenzia web marketing.

 

Attenzione, però: questa decisione non deve togliere nulla alla consapevolezza delle principali buone pratiche e degli errori da evitare. Per quanto riguarda questi ultimi, vediamo nelle prossime righe quali sono.

 

Non investire budget pubblicitario

Come ben si sa, da diversi anni ormai la portata organica dei post sui social - ossia il numero di persone che li vedono senza necessità di promozioni - è calata vertiginosamente. Se fino a una decina di anni fa si poteva parlare di piattaforme come Facebook definendole degli spazi gratuiti, oggi non è più così. Non investire in sponsorizzate è un gravissimo errore sia per questo motivo, sia per il fatto che, grazie agli annunci a pagamento, è possibile intercettare in maniera mirata il proprio target.

 

Fare cross posting

La cosiddetta pratica del cross posting è uno degli errori più gravi che si possono fare quando si parla di social media marketing. Pubblicare il medesimo contenuto su piattaforme diverse - p.e. Facebook e Instagram - significa non tenere conto che ogni piattaforma ha un suo pubblico specifico. Quest’ultimo cambia per età innanzitutto. Nei casi in cui i post vengono visti da persone con caratteristiche demografiche affini, bisogna mettersi nell’ottica dello spirito diverso che si ha quando si apre Facebook piuttosto che Instagram.

 

Pensare di essere presenti ovunque

Quando la nostra vita - sia privata, sia lavorativa - è stata cambiata radicalmente dai social, tantissime aziende e professionisti hanno aperto profili ovunque. Questo è un altro errore grave da evitare. Bisogna infatti essere presenti dove c’è il proprio target. Se, per esempio, si è titolari di un’azienda B2B che si occupa di macchinari per la lavorazione della plastica, l’ambiente ideale è LinkedIN. Insistendo troppo su contesti B2C come Instagram può voler dire, in alcuni casi, snaturare il registro comunicativo, disorientando il target.

 

Trascurare i testi

Chi è presente sul web con il proprio business, sa perfettamente che curare la qualità dei testi del proprio sito web è cruciale. Lo stesso si può dire per le pagine social. Essenziale è in particolare concentrarsi sul tone of voice. In che modo il brand vuole parlare al proprio target? Che registro linguistico ha intenzione di utilizzare? Quali parole ed eventuali metafore? Rispondere a queste domande è cruciale. Nel momento in cui si definiscono i dettagli, non resta che creare i testi ed essere coerenti nel corso del tempo.

 

Scegliere a caso i formati delle immagini e dei video

Ogni immagine sui social - lo stesso si può dire per i video, in primis quelli delle Stories di Instagram - ha un suo formato che va rispettato. Per fortuna in questo caso ci sono software di progettazione grafica molto semplici - anche non a pagamento - che vengono incontro a chi ha bisogno di gestire questa situazione rapidamente con la certezza di preparare un contenuto di qualità.

 

Procedere senza strategia e non rivederla nel tempo

Essere presenti sui social con un business, a prescindere dalla sua natura, significa avere una strategia. Essere presenti “così tanto per” dato che tutti i concorrenti hanno una pagina Facebook o un profilo Instagram è deleterio. Bisogna avere una direzione, che può essere quella di far conoscere il brand, giusto per fare un esempio. L’approccio strategico non è scritto sulla pietra! A seconda di come vanno le cose, infatti, va rivisto.

 

Pubblicare solo contenuti orientati alla vendita

I social non sono spazi dedicati alla vendita. Ecco perché è il caso di pubblicare contenuti orientati a quest’ultima alternandoli con post di intrattenimento e tutorial (giusto per fare due esempi).