Cava de'Tirreni

Leone, il gattino scuoiato e lasciato agonizzante in strada è morto

Leone, il gattino scuoiato vivo a Cava de' Tirreni
Leone, il gattino scuoiato vivo a Cava de' Tirreni
Leone, gattino scuoiato

E' morto Leone, il gattino scuoiato vivo e lasciato per strada agonizzante. A prendersi cura del micio era stato il canile della zona, ma erano troppo gravi le ferite inferte all'animale. Gli animalisti hanno lanciato una "taglia" da 13 mila euro per beccare il responsabile o i responsabili.

L'accaduto

Scuoia un gatto e lo lascia per strada agonizzante. È la notizia avvenuta a Cava de' Tirreni, in Campania, che sta facendo il giro del web. E non in tutti i casi per nobili motivi.

Infatti, l'animale ribattezzato Leone, trovato in fin di vita e portato all'ambulatorio Asl Veterinaria di zona, è stato salvato dai medici e si sta pian pianino riprendendo coccolato dagli addetti del canile di Cava de' Tirreni che si prodigano a medicarlo più volte al giorno con grande dispendio di energie e non solo. Tanto che è stato lanciato un appello per la raccolta di «garze fitostimoline, crema fitostimoline, garze, benda orlata, hypermix, soluzione fisiologica e Rocefin» necessarie per mantenere pulite e disinfettate le ferite.

Sciacalli

Pare però che questa richiesta d'aiuto abbia scatenato moltissimi «sciacalli» che hanno iniziato a lanciare non meglio precisate raccolte fondi con l'intento di lucrare sul povero gattino.  Come testimonia un post lanciato sulla pagina Facebook del canile: «Ora Basta. Sto assistendo ad uno sciacallaggio mediatico schifoso. Gente che manco conosciamo ripubblica, scopiazza foto o video di Leone, il povero gatto scuoiato vivo, per farsi donare soldi, altri mettono taglie sulla testa del colpevole, chi fa dirette e manco a scriverci per domandare come sta il Leone!».

E concludono: «La sua situazione non è grave ma gravissima,- scrivono dal canile - noi operatori del Canile di Cava de' Tirreni insieme ai dottori faremo l'impossibile. Grazie al dottor Gerardo Perrotta e Grazia Siciliano e al dottore Luigi Toro per averlo recuperato sul territorio e non solo, perché preparerà un fascicolo sull'accaduto che presenterà alla Procura».

 

 

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