l'anticipazione

Il grande ritorno di Dellino Farmer con «Le avventure di Rebelot»

di Claudio Andrizzi
L’1 maggio esce il nuovo album Release party al Parco Urbano di Nave alle 18

Dellino Farmer torna l’1 maggio per raccontare «Le avventure di Rebelot»: questo il titolo del nuovo album per l’agro-rapper della Bassa Bresciana, vero nome Andrea Della Vedova, uscita prevista la prossima settimana proprio in occasione della Festa dei Lavoratori con tanto di release party fissato il giorno stesso al Parco Urbano di Nave intorno alle 18.

È il nono album in quasi 18 anni di attività musicale fieramente indipendente: nel 2010 l’esordio ufficiale degli Italian Farmer (preceduto da due demo nel 2006 e 2008), poi l’inizio del percorso solista, approdato ora ad un nuovo capitolo made in Buffalora al Mikor Studio di Michele Coratella e finanziato in maniera totalmente autonoma.

Lo spirito

Ma chi è il Rebelot del titolo? «L’ho immaginato e interpretato in copertina come una specie di reuccio agricolo di campagna con tanto di forca, cappello di paglia, stivali di gomma e gufo di palude sul braccio – racconta Dellino -. Come dire, un assurdo monarca del casino e del disordine, termini che come tutti i bresciani sanno in dialetto si possono benissimo rendere con rebelot: un po’ il personaggio chiave di questo racconto in 11 canzoni incise insieme a tanti amici. Dalla mia Bioband, ovviamente, fino a Flaxy da Dello, una delle poche ragazze che ancora cantano in dialetto, a Mike the Skillerz dalla Valcamonica e a Petrol prestato direttamente dagli Sdang! E poi gli sponsor Start To Move, associazione e scuola di ballo hip hop con la quale collaboro da tempo, e Francesco Buffoli, cui è affidata l’intro».

Le sperimentazioni 

Dove sta andando la musica di Dellino? La risposta è semplice: «Cerco sempre di sperimentare, fare le stesse cose mi annoia a morte. Qui c’è spazio per il rap classico ma anche per il rock in una rivisitazione "Country Road" di John Denver che diventa "Dai che nom" o per il country di Johnny Cash, cui ho reso omaggio trasformando l’immortale "Ring of Fire" in "Le fomne" sperando non s’incazzi nessuno perché oggi scherzare diventa sempre più difficile ed io cerco di portare un po’ di leggerezza in questo momento bruttissimo».

Altro tributo alla immortale Gianna Nannini, con «Bello e impossibile» trasformata in «Dello impossibile» insieme a Flaxy: «Insomma, ho voluto mantenere uno sguardo sul passato mettendo il piede nel futuro».

Il disco uscirà anche sulle piattaforme streaming, ma solo fra qualche settimana: «Voglio dare l’esclusiva a chi verrà ai miei concerti ed acquisterà il cd chiedendomi magari di firmarlo. Del resto i dischi li faccio per distribuirli al mio pubblico: anche se è un azzardo in una fase in cui tutto diventa liquido e immateriale. L’uscita l’1 maggio è dovuta al fatto che per me questa festa è stata il battesimo del fuoco: nel 2010 la prima esibizione ufficiale degli Italian Farmer fu sul palco del 1° maggio di piazza Loggia. A distanza di 14 anni mi è sembrato bello ricordare quell’esperienza e scegliere questa giornata importante per il mio rientro»

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