Panoramica salita al Monte Stivo dalla valle dell'Adige

di Fausto Camerini
Spolverata di neve sul Monte Stivo
Spolverata di neve sul Monte Stivo
Spolverata di neve sul Monte Stivo
Spolverata di neve sul Monte Stivo

Dalla Valle dell'Adige alla vetta del Monte Stivo che guarda verso la Valle del Sarca e il bacino del lago di Garda. Una bella ascensione, facile e panoramica adatta a tutti; basta un po' di allenamento. Da Rovereto si sale in auto a Castellano, si supera il bivio per il lago di Cei e si va in direzione del Passo Bordala. Prima di arrivare al valico, dopo due tornanti ecco un parcheggio dove si lascia l'auto. Appena più avanti a destra si stacca una strada sterrata: è l'inizio del cosiddetto «Sentiero dei Serbi» costruito nella grande guerra dai prigionieri balcanici. Si arriva alle Case di Monte e si prende una stradina a sinistra che sale a zigzag, supera le Case di Monte di Ballini dove a destra la strada diventa sentiero. Si esce dal bosco mentre sotto di noi, lontano, osserviamo lo scorrere dell'Adige. Una lunga traversata porta ad attraversare una serie di pendii di frana detti Frane di Spiazzine e si riprende a salire nel rado bosco. Un poggio con alcuni faggi ci offre uno spettacolare panorama dei Lagorai e delle Dolomiti. Usciti di nuovo dal bosco ci troviamo al cospetto di un selvaggio anfiteatro di guglie dolomitiche. Sopra di noi è visibile la croce del Monte Stivo. Più in alto ci si immette su un più largo sentiero che sale dal Passo Bordala e, in pochi minuti si arriva alla larga sella detta La Bassa con una caratteristica madonnina nera. Lasciamo a destra il sentiero per Cima Alta e quello che scende a Malga Campo di Arco e ci portiamo sul lato destro della sella. Si prosegue sul crinale e, con qualche saliscendi, si arriva a una bocchetta e, poco più avanti, a un bivio a circa quota 1800. Sia a destra che a sinistra si può arrivare alla vetta del Monte Stivo. Noi scegliamo il percorso di sinistra che percorrendo all'incirca la cresta tra mughi e affioramenti rocciosi arriva sulla vetta del Monte Stivo dove su un muretto troviamo le indicazioni delle cime che ci circondano. Dalla vetta superiamo un bivio dove a destra parte un sentiero per Cima Cornetto e scendiamo verso il vicino Rifugio Marchetti che val la pena di raggiungere per rifocillarci; tornati al soprastante bivio prendiamo per Cima Cornetto scendendo a larghi tornanti con vista sui laghi di Cavedine e di Toblino su una vecchia mulattiera detta «Strada dei russi» costruita anch'essa da prigionieri nel 1915. Si torna così al bivio di circa quota 1800 e quindi si rientra al punto di partenza.

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