i giorni di festa

Più «casalinga» e al gusto tradizionale: è la Pasqua 2024

di Claudio Andrizzi
Le previsioni del tempo non incoraggiano a gite fuori porta, meglio stare a casa o andare a pranzo in un ristorante
La Pasqua e le tradizioni Uova e colomba riempiranno le tavole dei bresciani
La Pasqua e le tradizioni Uova e colomba riempiranno le tavole dei bresciani
La Pasqua e le tradizioni Uova e colomba riempiranno le tavole dei bresciani
La Pasqua e le tradizioni Uova e colomba riempiranno le tavole dei bresciani

 Le previsioni incerte di una primavera che in questi giorni assomiglia all'inverno rafforzano le quotazioni della Pasqua «con i tuoi» più che di quella «con chi vuoi»: tradizione, voglia di casa, di campagna, di convivialità serena per tenere lontane le nubi (non solo quelle meteorologiche). Queste le «linee guida» destinate a caratterizzare anche la Pasqua 2024, seguita lunedì da una Pasquetta con un tempo che purtroppo promette bastoni fra le ruote delle gite fuori porta.

Il trionfo delle uova

Non resterà che consolarsi a tavola, dove a trionfare saranno soprattutto le uova. Coldiretti prevede che nella sola settimana santa se ne consumeranno ben 300 milioni da nord a sud della Penisola: sode, a colazione, come ingredienti di dolci o piatti tradizionali, e la spesa solo per questa voce interamente made in Italy arriverà a 130 milioni. L’origine locale è del resto destinata a ricoprire un’importanza sempre maggiore nelle scelte dei consumatori e nella spesa per il pranzo pasquale: anche e soprattutto nel comparto dolciario, che nel Bresciano vede mobilitate 718 imprese artigiane della pasticceria pronte a soddisfare la domanda di colombe, uova di cioccolato ed altri dolci.

«A Pasqua ‘24 trionferanno i prodotti della tradizione, che sappiamo fare come pochi altri al mondo – racconta Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia -. Basti pensare che la Lombardia vanta ben 270 referenze agroalimentari tradizionali riconosciute, tra cui primeggiano proprio paste fresche, biscotteria, pasticceria e confetteria, realizzate da professionisti del territorio che custodiscono le ricette tramandate di generazione in generazione».

Ma i prezzi corrono

Vero è che però prezzi sono in salita: nel 2023 lo zucchero è aumentato del 28,4%, a febbraio 2024 le quotazioni del cacao sono raddoppiate rispetto all’anno precedente, di conseguenza anche i prezzi al consumo della pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita del 3,3% (ma nel triennio 20-24 l’aumento è stato del 10,9%: meno della metà degli alimentari). E comunque: gli ultimi sondaggi decretano che la colomba sarà presente sul 69% delle tavole italiane, contro il 63% dell’uovo di cioccolato). E non bisogna dimenticare le colombe degli chef, che cominciano ormai a prender piede come i panettoni: fra le tante impossibile non segnalare la simpaticissima Rosa del Garda ideata da Pasquale Tozzi del Pescatore a Gardone Riviera (al Grand Hotel Fasano), lievitato dedicato al Grande Lago realizzato con olio d’oliva extravergine e limone rigorosamente benacensi.

Già, ma prima di arrivare al dolce? Non potrà mancare l’agnello (presente nel 33% dei menù italiani sempre secondo Coldiretti), anche se dalle nostre parti il vero piatto reale della tradizione pasquale è come noto il capretto della bresciana: «Per noi è da sempre un piatto irrinunciabile di questa ricorrenza, il vero simbolo della Pasqua bresciana, anche se cominciamo a proporlo già dai primi di dicembre – racconta Gino Gavazzi, patron dello stellato Gambero di Calvisano, locale mito della ristorazione bresciana con 250 anni di storia alle spalle -. La ricetta? Viene cotto per quattro ore in forno statico a 190 gradi con olio extravergine, burro e brodo vegetale, poi viene messo tre minuti in salamandra per guadagnare in croccantezza».

Agriturismi al top

Quindi a casa, al ristorante, o magari anche negli agriturismi: 350 quelli della provincia di Brescia pronti ad accogliere chi domani o lunedì punterà verso le campagne in cerca di sapori rustici, verde, tranquillità ed accoglienza contadina. A livello nazionale nelle strutture rurali si stimano 1,5 milioni di presenze complessive, al 65% italiani. «Le previsioni sono molto buone – conferma Tiziana Porteri, presidente di Terranostra Brescia, l’associazione di categoria promossa da Coldiretti -. Molte le prenotazioni, con strutture in molti casi già al gran completo e tanti stranieri nelle zone turisticamente più vocate come i laghi di Garda ed Iseo, ma anche a Idro».

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