Bisogna evitare che diventi una inutile presa in giro

Egregio direttore, la card per gli acquisti alimentari, messa in atto dal Governo, mi sembra che non serva a nulla se non si abbassa la soglia Isee per averne diritto e, contemporaneamente, non si allarga l’uso anche a chi è solo, e considerate le difficoltà di chi, avendo 1.300/1.600 euro al mese di pensione deve fare i conti con gli affitti, applicati ad esempio a Salò in centro storico dove spesso l’anziano deve vivere non essendo più abilitato alla patente. Inoltre, bisogna sapere che più alto è il numero dei componenti della famiglia, più viene ripartito il reddito. In sintesi la persona sola e anziana, tra affitti, bollette e altre utente, non può rientrare nei parametri prevista dalla normativa che, così, diventa una inutile presa in giro, con il consueto danno e relative beffe. Porterei a conoscenza che a Salò diverse persone giovani, almeno una cinquantina, con età compresa tra i 35 e i 45 anni, vengono trattate come nulla tenenti e non lavoranti, mentre alcune di loro lavorano e incassano oltre al dovuto anche ciò che l’Amministrazione elargisce loro. Questo aumenta il senso di impotenza, oltre che la battaglia inutile e contro i mulini a vento, e va a scapito di chi ne ha veramente diritto e bisogno. È un diritto avere i propri diritti, è invece un dovere concederli da chi è preposto, senza alcuna discrezionalità. Ma spesso si trovano figli e figliastri... Gianluigi Pezzali Salò

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