Connessioni continue, impatto sui comportamenti

L’impatto di Instagram sui più giovani: obiettivo sulle iperconnessioni
L’impatto di Instagram sui più giovani: obiettivo sulle iperconnessioni
L’impatto di Instagram sui più giovani: obiettivo sulle iperconnessioni
L’impatto di Instagram sui più giovani: obiettivo sulle iperconnessioni

Parliamo di Instagram e del suo impatto sulla salute mentale nei più giovani. In questi giorni se ne parla molto, date le rilevazioni di Frances Haugen, ex dipendente di Facebook, che accusa la piattaforma di aver messo davanti gli interessi dell'azienda rispetto alla salute degli utenti del social media. La questione è complessa, sarebbe semplicistico e riduttivo etichettare le scelte di Mark Zuckerberg come assolutamente cattive. Voglio però condividere qui alcune riflessioni sul tema. La prima riguarda l'importanza delle connessioni. Già l'Harvard Study aveva dimostrato l'importanza delle connessioni e delle relazioni sulla qualità della vita e della salute delle persone. Uno studio lungo ottant’anni che ha analizzato gli elementi predittivi per una buona qualità della vita. Da qui emerge che la qualità delle relazioni che noi umani instauriamo è la cosa più importante per stare bene, a 360° nella vita. Si tratta però di avere connessioni significative e profonde, non superficiali. Sullo stesso tema Sherry Turkle, sociologa e autrice di vari libri sul tema dell'iperconnessione, sottolinea come nell'era digitale le connessioni continue non siano sinonimo di relazioni di qualità. Su questo consiglio di leggere il suo testo «Insieme ma soli». Quindi quando Zuckerberg risponde alle accuse sottolineando che i social network creano connessioni e questo è molto importante per il benessere delle persone, in parte la sua risposta è supportata dalla ricerca, in parte può essere messa in dubbio. La seconda considerazione riguarda l'idea che la tecnologia sia neutra e dipenda tutto da come la si usa. Nel mio libro #Egophonia, gli smartphone fra noi e la vita (Hoepli) sfato una serie di falsi miti rispetto alle nostre percezioni sulla tecnologia. Uno di questi è che a volte pensiamo che la tecnologia sia neutra, ovvero che il modo in cui lo usiamo dipenda totalmente dalle nostre scelte. In realtà già McLuhan negli anni '60 diceva che il mezzo con cui comunichiamo ha un impatto maggiore rispetto al contenuto che comunichiamo. Quindi ricordiamoci che il modo in cui Facebook ha deciso di costruire le sue piattaforme, influenza il modo in cui noi utenti ci comportiamo.

Suggerimenti