Fiorentina: l’Europa resta un traguardo

Gentile direttore, la Fiorentina e Giancarlo Antognoni si separano. La bandiera Viola viene ammainata e, di fatto, viene cancellato un pezzo di storia di una squadra, che ha avuto in lui uno dei suoi pezzi forti, giocatori che hanno contrassegnato la storia della società. Accade spesso così, quando la proprietà passa di mano, soprattutto se chi acquista viene da lontano come nel caso di Rocco Commisso. Debbo, peraltro, aggiungere che già non avevo né compreso, né giustificato la decisione di rompere il rapporto con l’allenatore Rino Gattuso, quasi subito dopo averlo arruolato. Era questo, a mio avviso, già il segnale di una società nelle mani di un proprietario, che intende disporne a suo esclusivo piacimento. Nel campionato scorso abbiamo dovuto inseguire la salvezza sino all’ultimo e non vorrei che la situazione dovesse ripetersi anche quest’anno, perché non posso pensare che i tifosi, conoscendoli bene, possano tollerare che si vada avanti procedendo a vista. Da tifoso, escluso che la Fiorentina possa aspirare a competere per il successo in campionato, altrettanto dicasi per la Champions League, ritengo, però, che l’Europa League debba essere alla sua portata. Sul nuovo allenatore, Vincenzo Italiano, strappato allo Spezia, dove aveva ottenuto buoni risultati, si appuntano le speranze di chi si augura un campionato, che non sia avaro di soddisfazioni per la società viola. Ludwig 2020

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