I buoni rapporti con il leader egiziano hanno pagato

Egregio direttore, pur non essendo un devoto sostenitore del governo Meloni, non posso ignorare e non apprezzare che i buoni rapporti instaurati con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, abbiano influito in modo determinante nel concedere la grazia a Patrick Zaki, passate solo 24 ore dalla condanna. Lo esprimo oltre che per obiettività, per riflettere se il rapporto privilegiato instaurato con la massima carica istituzionale egiziana, possa avere un seguito per sbloccare il caso che riguarda Giulio Regeni per giungere alla verità e alla condanna dei colpevoli. Considerando ci sia una presa di coscienza tra gli egiziani che l'esposizione mediatica persistente delle ingiustizie subite nel recarsi nel Paese, danneggi la credibilità internazionale e possa frenare i flussi turistici verso l'Egitto. Claudio Maffei Gardone Riviera

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