I maleducati che sono saliti sull’autobus

Egregio direttore, siamo stati testimoni di un ennesimo episodio di maleducazione giovanile in merito all’obbligo di indossare la mascherina anti-Covid sui mezzi pubblici. Sull’autobus linea 2, direzione Pendolina, due ragazzi italiani saliti senza indossare la mascherina per un lungo tratto (pur avendola in mano) vengono ripresi dall’autista che li sollecita a rispettare la regola continuamente diffusa dagli altoparlanti interni in italiano e inglese. I due con fare arrogante rispondo «non ho voglia, e tu non rompermi ‘le scatole’ (eufemismo)». Ripetuti richiami da parte dell’autista, e di altri passeggeri, ma i due imperterriti prima fanno finta di indossare la mascherina e poi se la tolgono di nuovo. A questo punto l’autobus si ferma, in via Volturno di fronte all’Iveco, e vengono chiamate le forze dell’ordine. Prima però arriva un responsabile dei trasporti che invita i ragazzi all’obbligo di legge. I due continuano a provocarci: «Lei chi è?», domandano sfrontati. «Sono uno che non vuole ammalarsi di covid», rispondo avvicinandomi e alzando decisamente la voce. Risposta inattesa. I due scendono in compagnia del responsabile: saliranno sulla vettura successiva, magari indossando la mascherina. Nel frattempo l’autobus riprende la corsa e ci porta a destinazione. Senza rischi. Lettera firmata

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