Brescia insolita

Il collezionista di volti e l'origine del male: il contributo alla storia del bresciano Lorenzo Tenchini

di Marco Tiraboschi
Il medico, attraverso le proprie minuziose ricerche, si può considerare un precursore della moderna criminologia, della quale ha contribuito a gettare le basi.
Brescia diede il suo contributo nella fisiognomica criminale
Brescia diede il suo contributo nella fisiognomica criminale
Brescia diede il suo contributo nella fisiognomica criminale
Brescia diede il suo contributo nella fisiognomica criminale

L'oggettificazione di un individuo è uno degli aspetti più disdicevoli della nostra società: la privazione dell'identità di una persona per ridurla a unità, a numero, per essere definita come massa, categoria o simbolo, è ancora uno degli espedienti preferiti per giustificare nefandezze di ogni tipo. Quando un essere vivente è ridotto a oggetto, come si fa con gli animali da macello, è molto facile poi sospendere qualsiasi giudizio morale per attuare i propri propositi, da quelli sessuali a quelli di consumo, fino agli atroci genocidi che dovrebbero essere tanto lontani dall'uomo civilizzato del terzo millennio, ma che ancora avvengono appena fuori dalla nostra porta.

La trasformazione da individuo a oggetto nella forma descritta è certamente un orribile abuso ma è un processo che avviene naturalmente con la morte. L'essere senziente sparisce e al suo posto rimane un involucro inerte, vuoto, una macchina inanimata solo somigliante allo stato vitale precedente e destinata a durare per poco. Si è da sempre cercato di prolungare questa condizione naturale attraverso la tecnica. Tentativi di conservare i corpi umani o di animali sono stati fatti da tempi antichissimi principalmente per ragioni religiose ma è la scienza  che, cercando nuova luce e facendosi largo nella storia, ha richiesto mezzi sempre più raffinati per conservare corpi e parti anatomiche per permetterne lo studio del funzionamento e delle patologie senza la fretta del rapido degrado dei tessuti.

Brescia, in questo ambito, ha avuto un ruolo determinante grazie al lavoro del salodiano Giovan Battista Rini e i suoi corpi «pietrificati» e di un altro bresciano, importante studioso, ricordato su una targa in via Antiche Mura al numero 6: è il medico anatomista Lorenzo Tenchini. Nato nel 1852, la sua vita è stata dedicata soprattutto allo studio del cervello umano, in particolare delle relazioni, di stampo lombrosiano, tra la sua morfologia e le tendenze criminali. Gli studi di Tenchini, che si sono svolti soprattutto a Parma, lo portano a frequentare il manicomio di Colorno e ad analizzare corpi di criminali per i quali adotta nuove tecniche di conservazione che lo portano a costruire nel tempo una grande collezione.

I «pezzi», conservati in parte al museo dell'Ospedale di Parma, in parte al museo Lombroso di Torino, possono oggi sembrare una galleria degli orrori, ma l'intenzione originale aveva finalità puramente scientifiche. Quelli che colpiscono di più per il loro realismo sono i volti di criminali realizzati a partire da calchi in gesso presi sui cadaveri e rimodellati in cera con l'aggiunta di frammenti di pelle, peli e capelli recuperati dai corpi. Una macabra carrellata di personaggi bloccati nel tempo, espressioni da tempi passati che rimandano a un mondo tanto differente dal nostro ma comunque dominato da un grande interrogativo sull'origine del male. Per Tenchini la risposta sta in una predeterminazione visibile in particolari tratti fisici o biologici, magari ereditari, ma lontani dall'idea che il male possa covare nel profondo di ogni individuo, silente, in attesa che determinate esperienze e contesti possano scatenarlo.

Per Tenchini, forse idealmente, il crimine avrebbe in futuro potuto essere controllato preventivamente, come in un racconto di «Philip Dick». Di fatto il medico, attraverso le proprie minuziose ricerche si può considerare un precursore della moderna criminologia, della quale ha contribuito a gettare le basi. La sua collezione di volti essendo unica nel suo genere ne rimane la importante testimonianza.

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