Il più bel regalo per il futuro? La garanzia di potersi curare

Gentile direttore, «Curarsi in Italia è diventato un lusso»: a sostenerlo è stato recentemente Alberto Zangrillo, primario al San Raffaele. E come possiamo dargli torto, visto che alle liste d’attesa, per fare solo un esempio, non si riesce a porre rimedio. Per una Sanità efficiente serve la messa a disposizione di maggiori fondi, altrimenti non sarà possibile garantire quei livelli di eccellenza, che ci ha fatto sempre invidiare. Oggi i tempi di attesa sono sempre più lunghi e, per avere un esame, ci vogliono mesi, per cui non resta che rivolgersi a studi privati a pagamento per servizi, che, invece, dovrebbero esserci garantiti dalle tasse, che paghiamo. Si sente spesso che mancano i medici, ma perché, allora, non consentire ad un medico, ancora nel pieno delle forze e delle capacità cognitive, di continuare a svolgere il suo lavoro in Ospedale? Quel lavoro, che negli anni aveva dimostrato di svolgere nel migliore dei modi e con indubbia professionalità... Davvero certe volte fatico anch’io, che ogni giorno mi occupo di sanità, a capire il perché di certe decisioni. In chiusura vorrei dire che il regalo più bello, che potrei fare ai miei nipoti, è di garantire loro che un domani possano essere curati. Luigi Cavalieri Brescia

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