La musica è alta e i prezzi pure Così gli austriaci non torneranno

Gentile direttore, anche l’altra sera, fino a tardi, siamo stati allietati dalla musica proveniente da un noto locale. Non riusciamo a difenderci dal degrado: la musica alta fino a notte fonda. Una volta potevamo addormentarci con le finestre aperte, oggi dobbiamo chiuderle, mettere il condizionatore, non solo per il caldo ma anche per quel rumore bianco che attutisce la musica. Che fine ha fatto il golfo tranquillo? Anche gli scafi, i famosi e bellissimi Riva, sono tornati a correre più di prima. Il turismo è aumentato e non possiamo lamentarci, alberghi e ristoranti godono dopo la triste parentesi del Covid. Ma noi che ci abitiamo certi ristoranti non ce li possiamo più permettere. I prezzi «umani» li trovi forse a Campoverde o sopra Vobarno, ma non a Salò. L’altro ieri al porto di Portese ho preso uno spritz fluorescente, 8 euro e non conteneva neppure una lacrima di prosecco. Mi hanno portato anche uno di quei bicchierini da grappa, rivestito internamente con scottex e 20 noccioline stantie da prendere col cucchiaino. Una roba molto anni Ottanta, anche Settanta. Ai due turisti austriaci del tavolo accanto però piaceva molto. Ma non torneranno. Il loro albergo ha fatto pagare oltre mille euro il diritto di attaccare il motoscafo alla boa fronte lago, una settimana. Marco Valdo Salò

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