La presidenza di Arpa Lombardia a Lascialfari

Egregio direttore, i Comitati e le associazioni sono sempre attenti e vigili per ogni singola questione. Lo testimonia la missiva indirizzata alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, al presidente, Attilio Fontana, all'assessore Giorgio Maione e a tutta la Giunta di Regione Lombardia. Il caso in questione è la presidenza di Arpa Lombardia. La prima destinataria è la premier, affinché possa essere garante nella scelta che il presidente Attilio Fontana e la Giunta regionale andranno a fare. Anche perché, ricordiamo che, appena uscito il bando di Regione Lombardia, noi comitati, cittadini ed associazioni in meno di 5 giorni e senza fare pubblicità alcuna, abbiamo raccolto, in favore della Cav. Imma Lascialfari ben 587 firme di cittadini lombardi che, erano ben consci di ciò che stavano firmando. Siamo, tuttavia, poi venuti a conoscenza, in data 30 maggio (si badi bene, il bando scadeva il 1° giugno 2023), da un articolo di «La Repubblica» che, vi era già una candidata in «pectore» la signora Lucia Lo Palo, già candidata nelle liste di Fratelli d'Italia, alle scorse regionali, non eletta, e sostenuta dal ministro Daniela Santanché e dall'assessore alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa. Nulla da obiettare contro la signora Lucia Lo Palo, ma, la stessa si occupa di minori e soggetti deboli, nulla quindi a che vedere con il tema ambientale, a differenza, invece, della Cav. Lascialfari che è più di 23 anni che se ne occupa girando in lungo e in largo Regione Lombardia. Ma vi è di più. La scelta della Cav. Lascialfari rappresenterebbe veramente una svolta nel fare «politica» e nel modo di fare «scelte politiche», garantendo realmente la possibilità di essere rappresentati da una persona che sarebbe un autentico «trait d’union» tra la politica ed i cittadini. Non solo, tale carica così importante sarebbe ricoperta da una persona addentro alle problematiche ambientali attuali, ma con un enorme bagaglio storico di quanto accaduto nell’ultimo ventennio in Regione Lombardia, conosciuta e stimata anche dagli imprenditori locali per le sue capacità di mediazione e che non esaspera una visione ambientalista quale contrapposizione alla crescita economica del Paese. Ed è per questo che abbiamo chiesto l'intervento della presidente Meloni, e non solo....; affinché possa vigilare sulla nomina in questione. Certamente, siamo davvero delusi per il fatto che nessuno fino ad ora ci abbia mai risposto. In tempi non sospetti, Comitati, associazioni e semplici cittadini, non appena insediata la Giunta regionale (quindi marzo 2023), si sono attivati nello scrivere al Presidente Fontana e, all'Assessore Maione, affinché, per la scelta del nuovo presidente Arpa Lombardia potessero avere la forza di scegliere la Cav. Lascialfari, per il suo trascorso in campo ambientale, ma, nessuno ci ha mai degnati di una risposta, ancor più la delusione ci viene dall'assessore Giorgio Maione, ove la missiva gli è anche stata recapitata, brevi manu, presso il suo studio legale, e la cosa ci ha lasciati alquanto perplessi, viste le sue dichiarazioni, non appena eletto, di voler collaborare e sentirsi con la Cav. Lascialfari, ma a quanto pare, erano solo belle parole nell'euforia della sua vittoria personale! Sinceramente tutto l'entusiasmo che la Cav. Lascialfari ci aveva espresso per l'elezione di Maione come assessore all'Ambiente, a noi proprio non convince per nulla e, dissentiamo, per una volta con Imma! Poi lo abbiamo anche incontrato e lo abbiamo pregato di parlare con il presidente Attilio Fontana della questione Arpa, ma più saputo nulla. In campagna elettorale sono state dette bellissime parole, a partire dal Presidente Fontana, quando parlava di mettere i cittadini al centro, e noi, queste parole ce le ricordiamo benissimo, non ce le dimentichiamo, seppur, in questo caso, pare proprio se le sia dimenticate... Alla luce di quanto sopra vogliamo comunicare che noi non molliamo e non molleremo la questione e, siamo disposti, addirittura ad andare tutti a Roma dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, affinché finalmente si possa intraprendere un vero cambiamento, e la si smetta, quindi, di dare incarichi politici in ruoli ove le persone nulla ne sanno, soprattutto per quanto riguarda il campo ambientale. Bisogna avere l'onestà e l'umiltà di dire no ed avere il coraggio di fare scelte, a volte diverse e pesanti, ma fatte nel rispetto della legalità, della giustizia e della lealtà e, non a caso, la nostra presa di posizione è coincisa con il giorno del trentunesimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino e dei suoi agenti scorta, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, persone che hanno sacrificato la loro vita per il bene del Paese, per il bene comune, per una giustizia vera e per il vero cambiamento! Laura Corsini Comitato cittadini Calcinato e altre 14 associazioni

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