La vicenda impone studio e riflessione

di Francesco Gismondi

Egregio direttore, nonostante da mesi ci siano ambientalisti gardesani che affermano con chiarezza l’inutilità della costruzione di nuovi depuratori per il Garda, il dibattito gira sempre e solo sul dove piazzare il nuovo giocattolino della politica bresciana. Sia chiaro, depurare le acque è cosa buona, fare manutenzione all’attuale sistema di salvaguardia delle acque è cosa buona, ma spacciare per necessaria un’opera costosissima pagata dai cittadini senza la pur minima prova di quella necessità (l’unica è che Verona non vuole più i reflui lombardi) è davvero demenziale. Demenziale è anche definirsi «ambientalista» e non porsi la vera domanda: il sistema idrico del Garda è in grave pericolo e dunque serve un nuovo depuratore? A tal proposito apprendiamo, da un’intervista sulla pagina lombarda di un noto quotidiano nazionale, che il problema non se lo pone neppure il nuovo delegato al «ciclo idrico» della Provincia di Brescia, Consigliere Apostoli, «ambientalista e di sinistra». Il depuratore deve essere fatto. Nessun dubbio. Nessuna incertezza. La cosa è grave, ma sappiamo che oggi essere «ambientalisti» è come essere di «sinistra»: vuol dire tutto e niente. L’operazione «nuovi depuratori del Garda» è solo un’operazione che costerà ai cittadini centinaia di milioni di euro, perché fino a quando non ci sarà un piano congiunto di pianificazione territoriale dell’intero bacino imbrifero del Garda che stabilisca quanto ancora possiamo reggere la pressione abitativa e turistica, fino a quando non saranno eliminati i numerosi scarichi incontrollati che finiscono ancora nel lago, fino a quando non si separeranno gli scarichi di acque bianche da quelle nere, fino ad allora costruire nuovi depuratori è solo spreco di denaro pubblico. Però questo non importa a nessuno, neppure al consigliere Apostoli. Non importa a nessuno perché l’ambientalismo, quello vero, richiede pensiero e capacità di visione, decisamente troppo per la classe politica attuale e per coloro, anche «ambientalisti», che misurano la propria forza e vanità solo dal numero di articoli sui giornali e di «mi piace» su internet. In attesa di poter tornare a votare i miei rappresentanti in queste Province che sono state abolite solo per gli elettori, inviterei il consigliere Apostoli a riflettere meglio su tutta la vicenda per non rendersi complice dell’ennesimo spreco di risorse pubbliche. Utile sarebbe anche studiarsi la storia del primo sistema di depurazione del Garda specialmente nella parte dei costi, decuplicati in corso d’opera. Una lezione interessante. Francesco Gismondi Desenzano del Garda

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