Lukaku e la voglia di essere protagonista

Romelu Lukaku sembra vivere il calcio come garanzia e prerogativa di un futuro nel quale cerca di investire il meglio delle proprie energie cercando sempre prestazioni personali di alto livello. L’altezza esagerata delle lettere verticali che emerge dalla sua firma, la forte pressione sul foglio e gli avvolgimenti grafici sono indice di un foga di prestazione, cosciente dell’energia vitale che fa di lui un temperamento sanguigno, quindi sempre pronto e vigile ad ottenere successi che possano soddisfare anche il suo naturale narcisismo. Vale a dire che il bomber reduce dalla scorsa stagione di serie A, non particolarmente brillante, con la maglia dell’Inter - in questo periodo è al centro dell’attenzione per quanto riguarda i movimenti di mercato, ma anche le reazioni dei tifosi riguardo un suo possibile trasferimento a un’altra squadra italiana - non vuole venir meno a ciò che i suoi fans si attendono da lui: Romelu Lukaku è ben consapevole di ciò che i compagni gli chiedono per cui sa mettere in gioco la sua prestanza fisica e un certo idealismo che può portarlo a crescere sempre di più. Il calcio è un gioco che porta a vivere sentimenti di tipo emotivo, una sorta di regressione che permette di traslare tante ansie; in fondo si tratta di un momento di ritorno alla spensieratezza della fanciullezza che permette di scaricare le tensioni accumulate durante la settimana. I calciatori lo sanno bene e sanno anche che più diventano protagonisti più la loro fama avanza e con essa anche le entrate economiche. Romelu Lukaku non è esente da questa dinamica e la firma lo conferma, come avviene peraltro con molti altri calciatori importanti. Le loro sono sigle spesso molto particolari, sviluppate nello spazio grafico con tratti slanciati in alto e basso, indicando forti spinte tra impulso e sogni di gloria. Anche la firma di Romelu Lukaku fa emergere una personalità che ha tanta voglia di dare, di fare e di sentirsi protagonista, senza per questo escludere il bisogno di assicurarsi un futuro come garanzia economica e di immagine. Il cambiamento di squadra non avviene per mancanza di riguardo per il gruppo a cui si è appartenuti fino a quel momento, e con il quale si sono affrontate non poche sfide nel corso della stagione, bensì al fatto che anche loro fanno ciò che tutti noi abitualmente facciamo, cioè, perseguire uno scopo che dia lustro all’immagine e, se possibile, sia accompagnato anche da un lauto riscontro economico, decisamente alla portata nel mondo del pallone. Del resto, come stiamo assistendo in questa fase, anche molti altri giocatori sembrano fare la stessa cosa. * esperta di grafologia