Ma Bragaglio ora chi rappresenta?

di Giovanni Alghisi

Egregio direttore, leggo su Bresciaoggi le esternazioni di Claudio Bragaglio. Mi permetta alcune brevi considerazioni. Mi chiedo, visto anche l’ampio spazio dedicato, chi rappresenti Bragaglio e, dopo essermi arrovellato a cercare una risposta, sono arrivato alla conclusione che rappresenta forse soltanto se stesso o meglio rappresenta un mondo che non c’è più e che lui, da nostalgico del centralismo democratico del vecchio Partico Comunista Italiano, non si rassegna a persuadersi che sia finito da tempo. Adesso nel suo mirino c’è l’assessore Muchetti, subito bollato come inadeguato. In base a quale insindacabile giudizio? Il suo? «Ma mi faccia il piacere», direbbe il grande Totò. Ecco io penso che se il centrosinistra nel 2023 vuole perdere non deve fare altro che mettersi nelle mani di Bragaglio. Del resto basta vedere la composizione oggi del gruppo consiliare del Pd in Loggia per capire quanto pesi la componente interna vicina a Bragaglio. Siamo prossimi allo zero! Mi auguro che Bresciaoggi dedichi analogo spazio anche ad altre voci del centrosinistra bresciano, magari un po’ meno datate di Bragaglio. Giovanni Alghisi Gentile lettore Giovanni Alghisi, su Bresciaoggi sono benaccette tutte le voci che contribuiscono a un sano dibattito pubblico, sia esso politico, sociale, economico, sportivo. Così è stato per il deciso intervento di Claudio Bragaglio, altrettanto vale per la sua lettera abrasiva. La vivacità non ci dispiace. a.b.

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