BRESCIA INSOLITA

Nei graffiti di Brione le tracce degli antichi cacciatori

di Marco Tiraboschi
L’imbocco della grotta nei pressi di Brione
L’imbocco della grotta nei pressi di Brione
L’imbocco della grotta nei pressi di Brione
L’imbocco della grotta nei pressi di Brione

Il bello dello scoprire il territorio nel quale si vive è anche l’incappare in tracce labili, diluite dal tempo, che aprono possibilità di interpretazione e opportunità di comprendere il nostro passato. Più si viaggia a ritroso nel tempo, più queste tracce si fanno tenui, sfaldandosi nell’eterno lavorio delle stagioni. La tecnologia a disposizione dei primi uomini era principalmente basata sulla propria forza: semplici attrezzi in selce scheggiata, legno, ossa. Ciò che la natura offriva e che non necessitava di eccessiva trasformazione. Nonostante le oggettive difficoltà l’uomo antico ci ha lasciato in eredità una quantità enorme di incisioni rupestri, soprattutto nell’area della Valle Camonica, primo sito Unesco italiano. Poco conosciute e ancora da studiare approfonditamente sono le tracce lasciate più a sud, verso le colline e la pianura, presso alcune grotte e ripari come quello presente nei pressi di Brione in posizione dominante sulla piccola valle del torrente Fus. Arrampicandosi poco sopra la sorgente del corso d’acqua si trova una falesia, ai piedi della quale si apre un piccolo anfratto che dà accesso a un’angusta grotticella che scende nel sottosuolo per circa quattro metri. L’apertura, posizionata in una zona difficilmente raggiungibile a causa della densa vegetazione e dell’assenza di un sentiero praticabile, è stata riparo per i cacciatori di passaggio durante un’epoca preistorica ancora da definire. La posizione impervia ne fa un rifugio sicuro e protetto dalle intemperie e dagli animali selvatici. All’interno, negli anni ’90, sono state individuate diverse incisioni simili a quelle presenti in altri siti della zona e di altre località italiane ed europee. Numerosi graffiti che si dividono tra figure geometriche che potrebbero rimandare alla simbologia femminile, incisioni fusiformi che potrebbero avere funzione rituale o di affilatura degli utensili e coppelle e scassi scavati nella roccia. Niente di figurativo o particolarmente appariscente, ma qualcosa di unico per chi sa andare oltre la superficie. Segni sovrapposti in diversi periodi, da diverse mani, di individui in cammino verso il futuro dell’umanità.

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