No a iniziative che possono solo essere dannose

Gentile direttore, non è che si possa sempre tacere se si vedono iniziative controproducenti, perfino autolesionistiche per chi le propone (in piena stagione tra l'altro) e per l'immagine inerente «Gardone Riviera giardino d'Europa», uno dei borghi più belli d'Italia, che vuol dire far scappare i turisti anziché attirarli nei propri bar, ristoranti, alberghi o negozi, dopo aver visto le foto pubblicate nei gruppi Facebook, in cui si vede Gardone Riviera sommersa di immondizia per le strade. Dalle quali il messaggio che trapela sui social, è che a Gardone ci si dimentica di raccogliere i rifiuti, (cosa assolutamente non vera) come fossimo a Napoli o a Roma dove invece succede spesso. Ovviamente sembra che il decoro non ci sia, se si fotografa prima che siano passati gli operatori preposti alla raccolta, che da quando esiste la raccolta differenziata porta a porta, è sempre stata impeccabile da parte del personale di Garda Uno. E se vogliamo dirla tutta, proprio dalle foto si evince che c'è anche chi (pochi) si preoccupa di una sistemazione ordinata e decorosa dei propri rifiuti conferendoli negli appositi contenitori, e c'è chi invece lo fa molto meno. Deve essere anche il singolo a preoccuparsi che fuori dalla propria attività l'ammasso di rifiuti non sembri una mini discarica. A volte anche un minimo di autocritica potrebbe servire a fare molto meglio. Detto questo come dissi tempo fa (e lo ribadisco dato che si intende insistere) attenzione che una modifica consistente della raccolta per le grandi utenze potrebbe comportare dei costi aggiuntivi in bolletta, proprio per questo tipo di utenze, non certo per tutta la cittadinanza, poiché non sarebbe giusto. Inoltre, si può mandare all'aria un impegno amministrativo ultra decennale, in cui la raccolta differenziata spinta, ha consentito il riconoscimento ambientale, con conseguenze positive sul turismo, di ben 13 Bandiere Blu, caso più unico che raro in Italia, in cui una delle motivazioni portanti è proprio la raccolta differenziata porta a porta? Infine, si è pensato cosa può voler dire rinunciare alla comodità di conferire i rifiuti fuori dall'uscio del proprio negozio, anziché portarli in apposite aree comuni, non certo a ridosso dei centri storici, in cui magari non è consentito l'accesso delle auto? Rifiuti che a giudicare dai volumi nelle foto, comporterebbero un assiduo viavai di non proprio festosi commercianti, con i rifiuti in mano conferirli a piedi a centinaia di metri di distanza. Claudio Maffei Gardone Riviera

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