Non serve la cessione Molto meglio una sinergia

Egregio direttore vorrei esprimere delle considerazioni generali sulla notizia relativa all’annuncio di Iveco di mettere sul mercato la divisione antincendio. Innanzitutto credo che se gli azionisti Exor non vogliono più produrre e vendere questi mezzi sia loro diritto e purtroppo non credo che ci sia niente da obiettare, però ci sono un debito morale e materiale e una responsabilità civile verso i dipendenti: hanno fatto e fanno grande questa azienda che non dovrà considerare solo l’aspetto economico delle società che faranno proposte per acquisire questo pezzo importante di Iveco, con una storia e una tradizione non solo produttiva e commerciale. Il Governo attuale dichiara di difendere l’industria entrando in società con delle partecipazioni aziendali prendendo esempio dai governi tedesco e francese. Capisco la preoccupazioni dei miei colleghi che a Brescia sono 180: il gruppo Magirus ne conta altri 880 tra Francia, Austria e Germania, certo sarebbe più opportuna non una vendita ma una collaborazione con un’altra società del settore per dare forma a una nuova realtà più forte e redditizia. Ma questo tocca alla società: in questo momento mi sento di dire ai miei colleghi di stare sereni, in Italia in questa materia ci sono buone leggi e si può con tutti il sindacati uniti migliorare e correggere qualsiasi tipo di ipotesi. Con un percorso nel quale anche i dipendenti possano esprimere un parere, anche se non vincolante dal punto di vista normativo, si può e si deve dare un giudizio. Ora bisogna attendere gli sviluppi e capire se l'azienda confermerà con atti e fatti la cessione dell’attività. Il sindacato e tutte le istituzioni dovranno chiedere garanzie per almeno 10 anni sul fronte territoriale, occupazionale e reperibilità dei ricambi. Franco Verdone Brescia

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